Riccardo Maraga, sindaco di Amelia
L’episodio dell’accoltellamento da parte di un individuo inserito nel progetto “emergenza sbarchi” e accolto in una struttura di Amelia nei confronti di un altro giovane inserito nel medesimo progetto merita la più assoluta condanna da parte dell’amministrazione comunale.
Come noto il magistrato, unico soggetto in grado di infliggere una misura cautelare all’indagato, non ha ritenuto che sussistessero i requisiti per il fermo o l’arresto e, dunque, l’autore del crimine si trova a piede libero. Nonostante questo abbiamo condiviso da subito con l’associazione che gestisce il progetto di accoglienza di allontanare il delinquente da Amelia e di inserirlo in una struttura a Terni. L’associazione che gestisce il progetto ha anche chiesto alla Prefettura di revocare il soggetto dal progetto di accoglienza affinchè possa essere inviato ad un centro di identificazione temporanea ed espulso dal territorio nazionale. In ogni caso ho provveduto, per tutelare l’incolumità pubblica degli amerini, ad emettere una ordinanza che vieta al soggetto gestore del progetto di riportare l’indagato sul territorio comunale della nostra città. Ad Amelia non può esserci spazio per chi, nonostante sia inserito in un progetto di accoglienza, commette dei reati. Mi auguro che il soggetto venga estromesso dal progetto e rimpatriato al più presto