Il giovane era giunto in Italia per mantenere il fratello agli arresti domiciliari, anch'esso per violazioni simili
“Scusate ma dovevo aiutare mio fratello!“. Così che si è giustificato un 25enne di origine albanese, arrestato dai carabinieri di Valfabbrica per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.
Il giovane era giunto in Italia per mantenere il fratello agli arresti domiciliari, anch’esso per violazioni simili. Cinque le buste di cocaina rinvenute dai militari dell’Arma, tutte ben occultate sotto il piantone dello sterzo dell’auto.
Una scatolina con una calamita permetteva l’ancoraggio dello stupefacente alle parti metalliche del veicolo, eludendo così qualsiasi controllo delle forze dell’ordine.
Ci sono voluti giorni di avvistamenti e pedinamenti per capire meglio le dinamiche dell’attività illegale. La pazienza, questa volta, ha premiato i carabinieri, che hanno così fatto scattare le manette ai polsi del pusher.
Nella giornata di ieri (23 aprile) è arrivata la convalida dell’arresto, che ha portato anche all’espulsione dal territorio italiano del “neo” presunto spacciatore.