CLAMOROSO: DON GELMINI "PRONTO A LASCIARE LA TONACA". - Tuttoggi.info

CLAMOROSO: DON GELMINI “PRONTO A LASCIARE LA TONACA”.

Redazione

CLAMOROSO: DON GELMINI “PRONTO A LASCIARE LA TONACA”.

Dom, 23/12/2007 - 22:28

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“Resto con i miei ragazzi a costo di tornare diacono”. E' la decisione che don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, ha comunicato a Papa Benedetto XVI alla vigilia della chiusura delle indagini che lo vedono al centro di una inchiesta per presunti abusi sessuali. La procura di Terni, infatti, ad ore dovrebbe depositare il faldone che racchiude le indagini compiute in questi mesi e che dovrebbero portare alla richiesta di rinvio a giudizio per il prete di Amelia. Ed è su questo aspetto che si è innescato lo scontro con il Vaticano che, in caso di rinvio a giudizio, pretende che don Pierino lasci immediatamente la comunità. Una linea che lo stesso vescovo di Terni avrebbe ribadito a don Gelmini nel corso di un incontro avvenuto qualche giorno fa. Il fondatore della Comunità è dunque disposto “mantenendo nel dolore e nella preghiera i voti di celibato, ad esser ridotto a diacono per potersi difendere liberamente senza coinvolgere l'autorità ecclesiastica”. Intanto le condizioni di salute di Don Pierino sono considerate gravi a causa di alcuni problemi cardiaci che lo costringono al letto. “E' per questo motivo e solo per questo – dice il portavoce della Comunità Incontro – che non potrà prender parte alle celebrazioni liturgiche per questo prossimo Natale”. al fianco di Gelmini è sceso immediatamente l'onorevole Maurizio Ronconi (Udc) che lo invita a “rimanere tranquillo perchè l'affetto di tanti amici continuerà a sostenerlo. Lei rappresenta un approdo sicuro per tanti giovani in grave difficoltà”.

abuso sessuale scritto in una lettera inviata al Papa Don Gelmini, pur di continuare a stare accanto ai ragazzi della sua Comunità Incontro di Amelia, chiede di essere ridotto allo stato di laico. E' quanto ha scritto il sacerdote, che versa in condizioni di salute gravi, nella sua lettera inviata al Papa. Nessun commento esce dal Vaticano. Don Gelmini ha compiuto questo gesto alla vigilia della conclusione l'indagine della procura di Terni sull'accusa di molestie sessuali denunciate da alcuni ragazzi che avevano frequentato la Comunità. Con questa lettera il sacerdote chiederebbe, secondo quanto spiegato dal portavoce della comunità Incontro, Alessandro Meluzzi, “mantenendo nel dolore e nella preghiera i voti di celibato, di unità a Cristo eccetera, di essere ridotto allo stato laicale per potersi difendere liberamente senza dover coinvolgere l'autorità ecclesiastica e canonica nelle vicende che seguiranno”. Della vicenda ne ha parlato anche il “Corriere della Sera”, secondo cui la Santa Sede sarebbe pronta a chiedere a don Pierino di lasciare la sua comunità per il recupero di giovani tossicodipendenti di Amelia, qualora il prete venisse rinviato a giudizio per l'accusa di molestie sessuali. Sempre secondo al portavoce della Comunità, inoltre, “non esiste alcuna tensione né polemica tra don Pierino, la Comunità Incontro e la Santa sede, ma la stessa pastorale devozione di sempre al volto di Cristo, sfigurato dal dolore e dall'ingratitutine”. Meluzzi sottolinea anche, nel suo comunicato, che “l'atto dovuto di conclusione delle indagini non significa in alcun modo un'affermazione o dichiarazione di colpevolezza, ma semmai l'inizio di un prolungato evento processuale di ricostruzione della verità”. Il portavoce della Comunità Incontro continua affermando che Don Gelmini non parteciperà, durante le feste di Natale, a manifestazioni civili o a celebrazioni liturgiche per il semplice fatto che versa n cattive condizioni di salute a causa di un grave disturbo cardiaco. L'uomo, infatti, sarebbe oggetto in questo momento di attenzione ed intense terapie. Moti di solidarietà nei confronti del sacerdote provengono anche da personaggi politici del panorama regionale e nazionale. L'onorevole Maurizio Ronconi (Udc) scende in prima linea a difendere Don Gelmini affermando che deve stare tranquillo “perché l'affetto di tanti amici continuerà a sostenerlo”. Il sacerdote “rappresenta un approdo sicuro per tanti giovani in grave difficoltà – conclude la nota di Ronconi – un alfiere deciso nella lotta alle tossicodipendenze che ha sempre condotto senza alcuno sconto”


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