I dati dell’Arpa confermano che a Città di Castello la qualità dell’aria è complessivamentre buona, con riscontri soddisfacenti al cospetto delle altre realtà dell’Umbria che devono tranquillizzare nella giusta misura, ma anche motivare tutti a dare il proprio contributo per migliorare gli attuali parametri, sapendo che per questo obiettivo è determinante l’adozione di corrette abitudini alla portata di ognuno di noi, quali il contenimento dell’utilizzo dei veicoli a motore e degli impianti termici
L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti commenta così le rilevazioni della centralina collocata nell’area verde di via Luca della Robbia, presso il centro commerciale Le Fonti, che l’Arpa Umbria raccoglie nel corso dell’anno e pubblica sul proprio portale internet, sottolineando come “il monitoraggio, seguito costantemente dagli uffici comunali preposti, riguardi a Città di Castello la presenza nell’aria di particolato, le cosiddette polveri fini, e di ossidi di azoto, che hanno a che vedere soprattutto con le emissioni dei motori dei veicoli e dei sistemi di riscaldamento”.
L’esame dei dati su scala annua aggiornati al 24 dicembre indica che la presenza media di PM10 si mantiene in linea generale al di sotto del livello di guardia di 50 μg/metro cubo (24 μg/metro cubo il valore medio che è stato rilevato dal primo gennaio 2016). Dall’inizio dell’anno i superamenti del limite di presenza delle polveri fini di 50 μg/metro cubo sono stati in tutto 27, a fronte di una soglia di attenzione stabilita in 35. L’altro parametro relativo al particolato, il PM2.5, ha fatto registrare un valore medio nei 12 mesi trascorsi pari a 18 μg/metro cubo, che è giudicato accettabile. Le rilevazioni del biossido di azoto indicano, inoltre, livelli molto al di sotto della soglia minima, fissata in 140 μg/metro cubo.
“Tutti livelli di inquinamento denotano una situazione dell’aria giudicata buona in base alla classificazione qualitativa dell’Arpa”, osserva Massetti nell’evidenziare come “alla definizione di questi dati concorrano più variabili, non solo legate alle emissioni, ma anche alle condizioni atmosferiche e alle caratteristiche ambientali, di cui è corretto tenere conto nelle valutazioni”.
“L’andamento dei valori – spiega l’assessore – risente anche della stagionalità, con i superamenti delle soglie di guardia, registrati a Città di Castello come in ogni realtà urbana senza destare al momento particolare preoccupazione, che si concentrano nei mesi invernali, dove si sommano i fattori principali di inquinamento rilevati”. “Grazie all’Arpa – conclude Massetti – abbiamo a disposizione una lettura della situazione locale molto utile per le politiche di prevenzione e sensibilizzazione che come amministrazione comunale siamo determinati a mettere in atto, contando sulla fondamentale collaborazione dei cittadini”.
Proprio per favorire una migliore gestione degli impianti termici, a inizio dicembre la Regione Umbria ha pubblicato sul proprio Bollettino Ufficiale disposizioni aggiornate per cittadini e tecnici, che hanno introdotto nuove misure finalizzate alla tutela dei proprietari dei sistemi di riscaldamento e al miglioramento dell’attività dei manutentori.