Nel mese di ottobre 2012, verso l’ora di cena, una signora di 78 anni residente a Città di Castello, mentre era all’interno della propria abitazione, sentì suonare alla porta. Era un uomo che, con fare gentile, le chiedeva informazioni stradali per raggiungere un comune vicino. Mentre la donna rispondeva, l’interlocutore improvvisamente le strappava una catenina in oro che la malcapitata indossava, dandosi immediatamente alla fuga a piedi. L’anziana signora, a causa del violento strattone, rovinava in terra. Il primo a soccorrerla era il marito, anche lui in casa, che subito chiamava un’ambulanza ed i Carabinieri. Trasportata al pronto soccorso, la vittima fu giudicata guaribile in sette giorni per alcune contusioni.
Le indagini per risalire al colpevole furono immediatamente avviate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Città di Castello. Basandosi esclusivamente sulla descrizione del rapinatore fornita dalla donna, nelle settimane e nei mesi successivi, i Carabinieri hanno passato al setaccio tutti gli episodi criminali verificatisi in provincia, che per modus operandi potevano presentare delle analogie.
Grazie ad un proficuo e continuo scambio informativo con gli altri Reparti dell’Arma, gli investigatori hanno ristretto sempre più il numero dei sospettati. Le indagini si sono infine concentrate nei confronti di un pregiudicato di nazionalità albanese, 30enne, residente a Perugia. Una serie di importanti elementi probatori, hanno consentito di ascrivere a lui la materiale consumazione della rapina. L’uomo, attualmente ristretto in carcere per altri reati, è stato pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia per rapina aggravata e lesioni personali. Le indagini proseguono per identificare il complice che, con tutta probabilità, era alla guida di un’autovettura con la quale i malviventi si sono immediatamente dati alla fuga dopo il colpo.
Riproduzione riservata