“Una stagione di prosa potenziata negli spettacolo e che proporrà per la gran parte eventi in esclusiva che potranno essere visti solo a Città di Castello”. Così sintetica-mente hanno dato “immagine” al cartellone 2012/13 del Teatro degli Illuminati di Città di Castello il vicesindaco ed assessore alle politiche culturali Michele Bettarelli e il direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Franco Ruggeri. “La dimostrazione che questa am-ministrazione continua ad investire in cultura- ha sottolineato il vicesindaco- sta nel fatto che pur in un momento di crisi, rispetto all’anno scorso abbiamo aumentato gli spettacoli, da 8 a 9, mantenendo praticamente invariato il prezzo degli abbonamenti”. Solo un segnale ma “evidente nella sostanza” che vuole premiare un pubblico che “nelle ultime due stagioni nonostante tutto è aumentato in abbonamenti, e presenze a teatro con una fortissima partecipazione di giovani” e che ci si augura “crescerà ancora in virtù di questa nuova programmazione che si caratterizza per la molteplicità delle sue proposte, così variegata da toccare i diversi generi di “fare prosa” come piace ai tifernati”. Bettarelli ha concluso sottolineando che si continuerà a “mantenere vivo e comunicativo” il rapporto tra teatro e scuola locale evidenziando pure che la rappresentazione su “Borsellino e Falcone” (12 dicembre ) sarà accompagnata nel capoluogo tifernate ad una serie d’iniziative legate “alla lotta ala mafia” tra cui un intitolazione a Peppino Impastata. “La nostra idea è quella di caratterizzare, personalizzandole, le diverse sta-gioni di prosa- ha detto Ruggeri- e quella di Città di Castello godrà di una ricchissima serie di esclusive”. Esclusive che coincidono con lavori che non solo saranno rappre-sentati solo a Città di Castello, ma anche montati, riallestiti e proposti in prima esecuzione al Teatro Degli Illuminati”.
Il cartellone – “E’ un cultore del teatro per così dire istituzionale sia classico che contemporaneo, ma che si contraddistingue in regione perché è attento e curioso alla sperimentazioni, ai nuovi linguaggi, ai contenti di tendenza attuali del palcoscenico italiano”. Questo “l’identikit” dello spettatore tifernate della stagione di prosa tracciato dal direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Franco Ruggeri ed è proprio u questa curiosità che porta anche a “esplorare i nuovo se non il nuovissimo” è costruito, come fu anche per l’antecedente, il cartellone di prosa 2012/13 della stagione di prosa dl Teatro Degli Il-luminati di Città di Castello. S’inizierà nella serata di S.Florido il 13 novembre con una rivisitazione di “Amleto” di Shakespeare per la regia di Nanni Garella e un interprete particolare ed originale come Massimo Dapporto. Il 29 novembre un appuntamento ormai abituale nella programmazione tifernate come quello con le contaminazioni tra il classicismo greco e la cultura popolare pugliese che contraddistinguono di Mario Per-rotta. Questa volta si tratta de “I cavalieri, Aristofane Cabaret”. Ricordo, attualizzazione e “teatro cronaca” per l’ultimo spettacolo del 2012, il 12 dicembre con “Novantadue Falcone e Borsellino 20 anni dopo” di Claudio Fava con Roberto Lisma. Il nuovo anno su apre il 5 gennaio 2013 con una “prima nazionale”. Si tratta di un gioiello della grande drammaturgia settecenteca francese “Il gioco dell’amore e del caso” di Marivaux con Paolo Briguglia, Antonia Liskova e Francesco Montanari che sarà, apunto, riallestitp . Intrigante appuntamento con la prosa contemporanea il 18 gennaio con “The country” di Martin Crimp portato in scena dalla sensibilissima Laura Morante, Gigio Alberti e la regia di Roberto Andò. Arriva anche la danza il 6 febbraio con “AterBalletto” con due e-saltanti coreografie di Mauro Bigonzetti; “Le Sacre” musica di Stravinsky e “Rossini Card” musica di Rossini . E’ fissato sempre per febbraio il 24 tre “3 famiglie” performance “sui rapporti di casa” di uno degli emergenti dela prosa tatunitense Israel Horoviz, davvero molto singolare ed ironico come il suo protagonista Francesco “Bolo” Rossini. Tra gli interpreti un “prodotto locale” quale Claudio Belanti. L’11 marzo si torna al cartellone ufficiale con quello che può essere un autentico pezzo di eccellenza nella storia della drammaturgia italiana come “La coscienza di Zeno” di Tullio Kezich da Italo Svevo per la regia di Maurizio Scaparro con Giuseppe Pambieri. Chiusura il 24 marzo con uno sguardo sull’Italia odierna attraverso “Nati in casa” di e con Giuliana Musso e la sua irresistibile comicità che con questo monologo ha ottenuto il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.