Allarme a Città di Castello per una nuova e insidiosa forma di truffa telefonica che prende di mira anziani e badanti regolarmente assunte, in gran parte di origine straniera.
Numerose segnalazioni parlano di telefonate provenienti da numeri esteri, in particolare con prefissi riconducibili alla Bielorussia, ma con interlocutori che parlano perfettamente italiano.
Secondo quanto emerso, i truffatori contatterebbero direttamente la badante di turno, fingendosi parenti dell’assistito – cugini o familiari con nomi di fantasia – chiedendo con insistenza di parlarci. Appena la badante passa il telefono all’anziano, gli autori del raggiro avviano conversazioni costruite su racconti inventati, con l’obiettivo di carpire informazioni sensibili: indirizzi di abitazione, composizione familiare, numeri di conti correnti bancari e altri dati personali.
In almeno un caso, sarebbero state effettuate fino a tre telefonate nel giro di poco tempo, segno di un’azione organizzata e mirata. Questo particolare episodio è seguito dall’avvocato Marcello Pecorari, che sta valutando la presentazione di una denuncia penale, affinché possano essere avviate le necessarie indagini per risalire ai responsabili.
L’invito è alla massima attenzione, sia per gli anziani che per le badanti: è fondamentale non fornire alcuna informazione personale al telefono e non mettere in contatto gli assistiti con presunti parenti senza aver prima verificato con certezza l’identità dei chiamanti attraverso i familiari reali. In caso di telefonate sospette, è consigliabile interrompere subito la conversazione e segnalarla alle forze dell’ordine.