Al Centro antiviolenza tifernate 346 chiamate in un anno, quasi una al giorno "Numeri allarmanti" - Tuttoggi.info

Al Centro antiviolenza tifernate 346 chiamate in un anno, quasi una al giorno “Numeri allarmanti”

Davide Baccarini

Al Centro antiviolenza tifernate 346 chiamate in un anno, quasi una al giorno “Numeri allarmanti”

Ven, 25/11/2022 - 18:37

Condividi su:


A Città di Castello giornata di monitoraggio delle azioni a contrasto della violenza sulle donne, l'assessore Guerri "In Altotevere dati in crescita (nel 2021 le chiamate erano state 280), servono finanziamenti strutturali e pluriennali per garantire risposta necessaria"

Ben 346 chiamate in un anno – praticamente quasi una al giorno – sono state ricevute dal Centro antiviolenza Medusa di Città di Castello.

Questi i dati alquanto preoccupanti (aggiornati solo al 1 ottobre 2022) e in evidente crescita (nel 2021 erano state “solo” 280) resi noti nell’odierna giornata di monitoraggio per le azioni a contrasto della violenza sulle donne in Altotevere.

Di questa allarmante cifra (che riguarda tutti gli 8 Comuni della vallata), 39 sono state le “prime chiamate” (primo contatto della donna con il centro antiviolenza), con 284 colloqui, 10 consulenze legali e 35 donne attualmente in carico al centro con percorso attivo.

Nella sala consiliare sono state anche dettate le linee di intervento a contrasto della violenza sulle donne, implementate da una a tre grazie ad un finanziamento della Regione Umbria e proprio in virtù dell’aumento di casi: al centro antiviolenza Medusa si aggiungeranno infatti progetti per il sostegno all’indipendenza economica delle donne inserite nel percorso di uscita dalla violenza e una terza linea che vedrà la formazione del personale delle scuole primarie, in collaborazione con le direzioni didattiche.

In questa giornata di monitoraggio si sono ritrovati insieme Usl umbria1, forze dell’ordine, Cav, scuole, associazioni di categoria, sindacati e operatori di settore, già presenti al tavolo dello scorso anno. “Un grido di allarme emerge dal Comune di Città di Castello al centro della rete antiviolenza – ha precisato l’assessore Letizia Guerri, presente insieme al sindaco Luca Secondi, al direttore sanitario distrettuale Daniela Felicioni, al vicepresidente del Consiglio regionale Michele Bettarelli, agli assessori Benedetta Calagreti e Michela Botteghi e a Elda Rossi del Cpo

“A fronte di un’emergenza sociale che cresce vertiginosamente devono crescere gli strumenti per fronteggiarla: la rete della violenza ha bisogno di finanziamenti strutturali e pluriennali che mettano in condizione gli enti locali di poter dare risposte necessarie”. Riguardo ai progetti di indipendenza economica delle donne che entrano nel percorso della violenza Guerri ha aggiunto: “La nostra città ha un tessuto produttivo in grado di mettere in atto buone pratiche, grazie alle associazioni di categoria che, assieme alle sigle sindacali, hanno dato disponibilità ad insediare un tavolo dedicato”.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!