Centrale biogas Narni, Regione dice 'no' a Metanar - Tuttoggi.info

Centrale biogas Narni, Regione dice ‘no’ a Metanar

Redazione

Centrale biogas Narni, Regione dice ‘no’ a Metanar

Dopo la conferenza dei servizi, la Regione 'boccia' la richiesta di Metanar per la realizzazione della centrale a biogas
Dom, 25/05/2025 - 06:30

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Dopo la conferenza dei servizi, la Regione Umbria ha detto ‘no’ alla costruzione della centrale a biogas di ponte Caldaro, Narni. Metanar che, nel 202, aveva chiesto di poter realizzare un centrale per la produzione di biometano da fonti rinnovabili di origine agro-industriale e la produzione di energia elettrica si è vista così respingere ogni istanza per poter portare a termine il progetto su Narni. Si parlava di 101.440 tonnellate l’anno di biomasse impiegate al trattamento anaerobico.

Centrale biogas Narni, ‘no’ dalla Regione

Ma la Regione ha respinto la richiesta con i pareri negativi determinanti del Comune di Narni e Comune di San Gemini. Nonostante le numerose integrazioni e l’ultima memoria depositata per avere il permesso a procedere, la Regione ha respinto tutte le richieste perché “risultano non significative ai fini di rivalutare la conclusione negativa del procedimento”. Nel documento della Regione a firma del responsabile Nicola Casagrande e dell’istruttore Maurizio Mantini si legge: “Nella documentazione progettuale non è presente uno studio idraulico che dia evidenza della soluzione progettuale adottata, al fine di garantire di non arrecare aggravi a monte e valle dell’intervento (tombamento); le carenze impiantistiche evidenziate, per la loro risoluzione, richiedono modifiche al progetto presentato che comporterebbero una ulteriore interruzione del procedimento ai fini della produzione delle integrazioni”. Oltre alle istituzioni, decisivo anche il contributo del Comitato Ambiente Terni che, con una petizione, ha fatto sentire la voce dei cittadini nelle sedi opportune, insieme al Comitato ponte Caldaro.

Centrale biogas Narni, M5S “Facciamo la differenza

“Ancora una volta facciamo la differenza. Autorizzazione negata per l’impianto di Biometano a Ponte Caldaro, una buona notizia per la tutela del territorio di Narni e San Gemini. Dalla Regione Umbria un segno di responsabilità verso le comunità che da tempo si oppongono a questo interventocommenta Luca Simonetti Presidente Gruppo Consiliare Movimento 5 StelleL’impianto a Ponte Caldaro non si farà e ancora una volta il Movimento 5 Stelle ha fatto la differenza. Oggi è una giornata importante per il nostro territorio e per tutti i cittadini che hanno a cuore l’ambiente e la salute delle nostre comunità. La Regione Umbria, con una decisione che salutiamo con grande favore e soddisfazione, ha negato l’Autorizzazione Unica richiesta dalla società Metanar S.r.l. per realizzare un impianto di biometano in località Ponte Caldaro, nel comune di Narni. La decisione di negare il procedimento di Autorizzazione Unica, al termine di un iter procedurale rigoroso e basato sulla documentazione e sulle valutazioni tecniche e normative acquisite, ha tenuto conto dei vincoli specifici di salvaguardia idrologica intensiva e di tutela della permeabilità. Non siamo contrari a prescindere agli impianti, ma siamo contrari alle modalità noncuranti del territorio e in questo caso alle oltre 170 mila tonnellate di reflui zootecnici e altri sottoprodotti che avrebbero significato un danno enorme per l’area”.

Battaglia vinta anche dal Comune di Narni

Il Sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli parla senza mezzi termini di battaglia per il territorio, rivendicando il ruolo fondamentale avuto dal Comune di Narni nel bloccare l’iter della richiesta di Metanar; “Una battaglia politica e una battaglia del territorio – spiega Lucarelli – Un risultato che abbiamo raggiunto grazie al lavoro dell’Amministrazione, delle istituzioni, degli uffici tecnici, dei comitati e dei cittadini. Il nostro impegno è stato sempre quello di tutelare l’interesse collettivo, senza strumentalizzazioni. Continueremo a difendere il nostro territorio con serietà e determinazione, in ogni sede”.

L’Assessore all’Ambiente del comune di Narni, Giovanni Rubini Rubini aggiunge: “Non siamo contrari per principio agli impianti di questo tipo, ma riteniamo fondamentale che siano progettati con competenza, rispetto per l’ambiente e coerenza con il contesto territoriale. Il progetto, come risulta dalla istruttoria, presentava carenze importanti, e come Comune ci siamo mossi fin da subito per evidenziarle. Oggi possiamo dire di aver fatto il nostro dovere, mettendo al centro la qualità della progettazione e la sostenibilità.”

Soddisfazione del Pd

“Apprendo con soddisfazione l’esito della conferenza di servizi in merito al procedimento per l’impianto per la produzione di biometano in località Ponte Caldaro, a Narni – è quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Francesco Filipponi – La Regione, con un atto dirigenziale, ha adottato la conclusione negativa per il procedimento di Autorizzazione Unica: un risultato voluto e sperato a lungo dai tanti cittadini dei territori comunali di Narni e San Gemini che avevano manifestato contro il nuovo impianto. Proprio sulle resistenze dei residenti avevo interrogato la Giunta nel mese di gennaio, chiedendo delucidazioni sull’iter autorizzativo in corso ed i possibili sviluppi. Una decisione che, pur nel rispetto dell’iniziativa della società privata coinvolta, consente di salvaguardare i territori interessato a livello ambientale. Ringrazio per l’attività svolta in questi mesi l’Assessore Thomas De Luca e gli uffici tecnici della Regione, e del comune di Narni, nonché l’amministrazione comunale di Narni”.

Avs “Salvaguardati salute dei cittadini e rispetto dell’ambiente”

“Questa decisione conferma che la tutela ambientale e paesaggistica resta un principio fondamentale nelle scelte di governo del territorio – afferma Avs – Non si tratta solo di fermare un progetto, ma di riaffermare che lo sviluppo economico non può prescindere dalla salute dei cittadini e dal rispetto dell’ambiente. AVS auspica che questo caso diventi un punto di riferimento per le future decisioni amministrative in Umbria. Serve una politica ambientale coraggiosa, capace di coniugare le esigenze di crescita con la tutela del patrimonio naturale. La partecipazione dei cittadini, il dialogo con i territori e la trasparenza nei processi decisionali devono diventare elementi strutturali in tutte le scelte che riguardano l’ambiente. La vittoria di oggi dimostra che è possibile difendere il territorio quando c’è un’alleanza tra istituzioni, cittadini e forze ambientaliste”.

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