E’ un’agonia senza fine quella del Città di Castello Calcio, che ieri (6 aprile) non si è presentato in campo per la seconda volta di fila.
Come a Pontevalleceppi una settimana fa, dunque, i biancorossi rimediano un’altra sconfitta a tavolino per 3-0 in favore della Narnese. Allo stadio “Bernicchi” la squadra ospite e l’arbitro Mattia Speziali di Foligno hanno aspettato 45 minuti, come da regolamento, dopodiché è arrivato il rompete le righedello stesso direttore di gara.
Oltre alla sconfitta d’ufficio il Città di Castello è stato sanzionato con un punto in meno in classifica (ora è a -2) e un’ammenda di 1000 euro. La squadra del presidente Calagreti, già retrocessa, potrebbe anche rischiare di essere esclusa dal campionato, anche se la norma prevede che tale eventualità si concretizzi dopo il quarto forfait.
In questa stagione la società tifernate ha toccato il punto più basso di tutta la sua secolare storia. In queste ore si sarebbe dimesso anche l’allenatore Lorenzo Mambrini, che già lo scorso febbraio aveva denunciato una situazione al limite dell’immaginabile, dove gli allenamenti venivano disputati in campi improvvisati. La società per ora non ha rilasciato dichiarazioni. Il futuro non è per niente roseo e, come già paventato a gennaio, lo spettro fallimento e radiazione è sempre dietro l’angolo. Di sicuro le multe arrivate anche per queste partite non giocate non giovano alle casse.
Nel campionato di Eccellenza 2024/2025 la squadra giace in fondo alla classifica con 4 punti (2 come detto tolti per penalità), dopo aver collezionato 1 sola vittoria, 3 pareggi e 24 sconfitte (due delle quali a tavolino) in 28 giornate. Solo 11 i gol fatti e quasi 100 quelli subiti. Alla fine della stagione mancano solo due turni ma tutto fa pensare che il campionato sia già finito qui…