Un dirigente comunale è finito sotto processo alla Corte dei Conti per aver causato un presunto danno erariale alle casse dell’ente di 36mila euro. La vicenda è quella relativa alla Casina dell’Ippocastano sulla quale gli attuali consiglieri di maggioranza, all’epoca all’opposizione, presentarono un esposto nel 2012 chiedendo anche le dimissioni dell’allora assessore allo sviluppo economico Margherita Lezi. Il danno ipotizzato dai consiglieri, che approfondirono la gestione dell’immobile attraverso una serie di controlli incrociati, era di circa 20mila euro.
I magistrati contabili lo hanno quindi alzato, motivando la loro decisione con la presunta omessa tutela delle ragioni creditorie del comune di Spoleto. L’amministrazione in carica all’epoca non avrebbe infatti avviato le procedure di revoca del contratto d’affitto al gestore della Casina nonostante l’imprenditore non pagasse l’affitto. Il contratto prevedeva espressamente che il comune potesse recedere in caso di mancato pagamento del canone di locazione per oltre 6 mesi continuativi o in caso di chiusura continuativa del locale per almeno due mesi.
Ipotesi, queste, che si verificarono entrambe, e che ora attestano la fondatezza delle indagini dei consiglieri del gruppo Rinnovamento. Spetterà ora alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, presso cui è stato ascoltato ieri il dirigente comunale, dirimere la questione.