I numeri dei contagi per il Covid-19 a Spoleto, in almeno 3 strutture private ci sono focolai. Scende in campo anche Laura Chiatti
Altri 20 positivi al Coronavirus mercoledì 11 novembre a Spoleto, a fronte di 5 persone ufficialmente guarite. Con il numero degli attualmente positivi nel territorio comunale che tocca quota 487. Tra i positivi al Covid-19, considerando il dato aggiornato alle ore 13.56 dell’11 novembre, ci sono 16 persone ricoverate in ospedale, di cui 3 in terapia intensiva.
Tra i ricoverati risulta anche chi, asintomatico, ha scoperto dopo essere stato portato in ospedale per altri motivi di essere positivo. Ma si arriva purtroppo anche a situazioni più gravi: tanto che, appunto, 3 persone sono in rianimazione.
Il numero totale dei positivi nella quinta città (per numero di abitanti) della regione è piuttosto alto, anche se inferiore ad altre realtà. Il tasso di positivi ogni mille abitanti è di 12,86.
Positivi al Covid in 3 strutture per anziani
Tra i casi si registrano alcuni focolai con alcune difficoltà. E’ il caso di alcune strutture per anziani o disabili dove ci sono positivi tra gli utenti ed il personale. Almeno 3 diverse nella città di Spoleto, stando a quanto risulta a Tuttoggi.info.
In un caso, in particolare, a risultare positivi al Covid-19 sono praticamente tutti: le ospiti e il personale.
Il problema del personale
La situazione del personale delle strutture private è comunque critica o carente in diversi casi.
In determinate situazioni la carenza è determinata da fatto che infermieri ed operatori sociosanitari (oss) sono costretti in isolamento a casa dalla quarantena, anche in alcuni casi dove non si registrano focolai.
A scendere in campo in particolare per un istituto privato di Spoleto gestito da religiose è stata negli ultimi giorni l’attrice umbra Laura Chiatti con un post su Instagram. Lanciando un appello urgente per infermieri ed oss.
Le assunzioni di infermieri
Le aziende sanitarie stanno provvedendo ad assumere infermieri ed oss a tempo determinato e indeterminato. Per questo motivo sono diversi i professionisti che lasciano il loro incarico nelle strutture private per quelle pubbliche, lasciando sguarnite le prime.
Ovviamente ogni situazione è un caso a sé e non è così ovunque.
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