E’ stato promosso al grado di Colonnello Guido Barbieri, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri dell’Umbria e tra i massimi esperti del Reparto speciale impegnato nel contrasto ai crimini commessi da ladri e trafficanti di opere d’arte di ogni epoca nonché nel delicato settore della contraffazione.
La promozione al grado dirigenziale militare si è appresa nel corso di una recente manifestazione pubblica e testimonia il riconoscimento ai grandi risultati che l’ufficiale ha conseguito nel corso della sua brillante carriera.
Originario di Ferrara, ha prestato servizio dapprima a Firenze, successivamente in Piemonte per poi guidare per 8 anni il Nucleo di Torino prima di approdare a capo del Reparto umbro, nell’anno della sua costituzione (2016).
Già in Piemonte, Guido Barbieri, aveva messo in luce le qualità di comandante e investigatore se solo si guarda al bilancio degli otto anni di servizio in cui, con gli uomini e le donne del Reparto speciale, sono stati recuperati 20mila reperti archeologici, 30mila beni antiquariali, circa 700 pezzi tra armi antiche, dipinti, sculture, monete e reperti paleontologici; cifre cui si aggiungevano circa 600 falsi, in maggior parte relativi a opere di arte contemporanea, nonché l’interruzione di 5 scavi clandestini
Non di meno in Umbria l’opera del Nucleo TPC è stata apprezzata: non c’è comune delle province di Perugia e Terni che nel tempo non abbia avuto di riconoscere i risultati conseguiti dai militari nel recupero di opere d’arte.
La più clamorosa è stata quella del recupero della Madonna col Bambino attribuita al Pinturicchio (esposta alla Galleria Nazionale dell’Umbria) bloccata poco prima di essere battuta all’asta, le opere trafugate dal Museo di Bettona rinvenute in una villa privata nelle Antille (quale presunta contropartita di una fornitura di droga), ancora più recentemente, grazie ad una indagine dei carabinieri di Spoleto, alcuni reperti tra il X secolo a.C. e il II d.C. rinvenuti in un appartamento in Valnerina. Anche questi sequestrati e consegnati alla Soprintendenza dell’Umbria. Come singolare è stato l’intervento di pochi giorni fa in provincia di Terni dove un erede, aveva rinvenuto, tra i beni del padre defunto, una cassa con 28 manufatti etruschi di cui ignorava l’esistenza, segnalando subito il ritrovamento ai Carabinieri del Colonnello Barbieri che, dopo le opportune verifiche, hanno consegnato i beni al Mic.
Ancor più importante l’encomiabile sforzo compiuto dai militari nel tutelare i reperti artistici dei tanti, tantissimi edifici, civili e religiosi, colpiti dal sisma del 2016.
Il Comando Carabinieri TPC, di cui ricorrono quest’anno i 55 anni dalla fondazione (1969), è un Reparto speciale unico al mondo e il database realizzato circa le opere trafugate e conosciute (1,2 milioni di pezzi) rappresenta un importante punto di riferimento per le Polizie id tutto il mondo.
(C.C.)
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