I militari di Valfabbrica hanno spento tre roghi nei pressi del bosco di Giomici utilizzando rami e mezzi di fortuna, l'autore del gesto è un uomo del posto "Non volevo creare danni!"
“Vi prego aiutateci, hanno dato fuoco al bosco di Giomici, abbiamo la casa qui vicino, abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco ma devono arrivare da Perugia…”.
Queste le urla spaventate di due cittadini rivolte ad una pattuglia dei carabinieri di Valfabbrica, che transitava, di notte, in una strada secondaria che collega proprio l’abitato di Giomici con quello della Barcaccia.
Tre roghi vicino alle abitazioni
L’incendio, verosimilmente doloso, appiccato lungo la scarpata della strada in tre punti diversi, stava in effetti per propagarsi nella zona sovrastante, mettendo a repentaglio pure la sicurezza di varie abitazioni.
L’azione eroica dei carabinieri
I militari non ci hanno pensato un attimo e, noncuranti delle fiamme, hanno utilizzato rami e mezzi di fortuna per spegnere ben tre roghi con non poca difficoltà e sprezzo del pericolo. L’autore dell’incendio aveva appiccato il fuoco in diversi punti, distanti fra loro, per essere sicuro di riuscire nel proprio intento distruttivo, incurante della sorte delle case vicine.
“Sono eroi!”
La soddisfazione per i militari è arrivata poco dopo, quando hanno letto sui social la toccante testimonianza di una delle persone presente ai fatti “Questi carabinieri sono eroi! Si sono lanciati nel fuoco con velocità fulminea, la scena era agghiacciante…” si legge un lungo post.
Individuato e denunciato l’autore del gesto
Dopo le operazioni di spegnimento sono subito partite le indagini, con molte persone ascoltate e convocate in caserma. Alla fine il presunto autore del gesto è stato individuato: si tratta di un uomo originario del posto che, messo dinanzi alle proprie responsabilità, si è detto subito pentito di quanto accaduto, giustificandosi così: “Non volevo assolutamente creare danni”.
Le scuse fornite non gli hanno evitato la denuncia in stato di libertà per l’ipotesi di reato di incendio doloso, con il contestuale ritiro cautelativo delle armi in possesso, in quanto non ritenuto più idoneo a detenerle.