di Riccardo Meloni (*)
Nell’anno più difficile e nel periodo più importante per l’economia, nella nostra città invece di aiutarci reciprocamente per affrontare le enormi difficoltà della crisi si va in ordine sparso creando imbarazzo e danni economici a tutti gli operatori.
E’ davvero paradossale che in un anno come questo tra la crisi e la penalizzazione delle pavimentazioni invece di creare iniziative e un ambiente ancora più accogliente per attirare maggiori attenzioni possibili sulla città si fa l’esatto contrario.
A meno di due settimane al Natale quando in tutte le città del mondo la macchina organizzativa degli eventi natalizi è in piena attività a Foligno ancora si parla di quando saranno accese le luminarie nella via principale e di quali attrattive saranno presenti.
All’inizio della legislatura si parlava di grandi progetti per la città, cabina di regia del centro storico, una forte attenzione della Giunta alle problematiche dei commercianti, mentre ora che siamo a metà legislatura l’unica certezza è che il pressappochismo è al culmine.
Un’amministrazione per definirsi tale ha il dovere di attivarsi per far crescere la città mentre nel nostro caso le iniziative diminuiscono con una disorganizzazione davvero imbarazzante.
Non si riesce a comprendere come a un’amministrazione (che dovrebbe essere dotata di buon senso ) venga in mente di dare mandato circa l’organizzazione di eventi e addobbi natalizi a una miriade di soggetti, tra associazioni di categoria, comitati, scuole, laboratori, fondazioni, e chi più né ha più ne metta non si comprende chi deve fare cosa !!!
E’ necessario con il poco tempo a disposizione creare una serie di eventi partecipativi nel centro storico da qui a Natale, rendere la città viva, piena di luci, accogliere Babbo Natale per le vie del centro con la distribuzione di caramelle ai bambini, organizzare come avviene in tante città il Capodanno in Piazza della Repubblica, e attendere l’arrivo della Befana che scende dal Palazzo Comunale.
Credo che nel frattempo l’amministrazione debba chiedere scusa ai cittadini e soprattutto ai commercianti per questa anarchia generata dall’incapacità di governare la città.
(*) Capogruppo PDL