L'episodio nel 2019 a Santa Maria degli Angeli, Enpa si costituisce parte civile
È stato condannato a a 8 mesi di reclusione e al risarcimento del danni, da liquidarsi in sede civile il 67enne di Santa Maria degli Angeli, all’epoca dei fatti 62enne, che dal cancello di casa sua ha sparato ad un cane che passeggiava in strada. L’animale, un meticcio di nome Chicco, era morto dopo aver pochi passi tra alcuni passanti che hanno cercato di soccorrerlo.
L’episodio risale al 2019 e a rivelare la fine della vicenda giudiziaria è stata l’Ente Nazionale Protezione Animali che attraverso l’ufficio legale e l’avvocato Claudia Ricci aveva denunciato l’uomo e si è costituita parte civile nel procedimento. Dalla ricostruzione degli eventi effettuata dai carabinieri della Compagnia di Assisi l’uomo, dal cancello della propria abitazione, ha volontariamente sparato al piccolo cane, che in quel momento transitava in strada, per poi rientrare tranquillamente in casa, dai proprietari, come accadeva ogni giorno.
Dolorante e ferito, il piccolo animale ha percorso qualche decina di metri, guaendo disperato, per poi accasciarsi e morire in strada, ai piedi di due passanti che hanno inutilmente tentato di soccorrerlo. Ai proprietari di Chicco non è rimasto altro che trasportarlo pietosamente a casa. Il 62enne si era giustificato spiegando che si stava esercitando a sparare in giardino quando aveva sbagliato mira e il pallino aveva colpito il cane; ma i carabinieri avevano tra l’altro rilevato che il luogo dove si è svolto il fatto è giornalmente frequentato da persone che portano a spasso i propri figli, con le immaginabili conseguenze per quello che sarebbe potuto accadere qualora il piombino che ha ucciso il cane, avesse invece colpito qualche passante.
Ora il 67enne, che rischiava due anni di carcere, è stato condannato a 8 mesi e a un risarcimento. “Un gesto così vile, crudele – ha affermato Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che ha distrutto non solo la vita di Chicco, ma anche quella della famiglia che lo amava, deve essere punito e siamo soddisfatti che la giustizia abbia fatto il proprio corso. Ora ci auguriamo che presto venga approvata la proposta di legge per l’inasprimento delle pene, in discussione lunedì prossimo alla Camera, perché chi commette reati così crudeli e efferati nei confronti degli animali deve pagare amaramente!”. (foto in evidenza di repertorio)