Campello festeggia l'inserimento del Tempietto del Clitunno nelle liste mondiali del Patrimonio dell’umanità (video Tuttoggi) - Tuttoggi.info

Campello festeggia l'inserimento del Tempietto del Clitunno nelle liste mondiali del Patrimonio dell’umanità (video Tuttoggi)

Redazione

Campello festeggia l'inserimento del Tempietto del Clitunno nelle liste mondiali del Patrimonio dell’umanità (video Tuttoggi)

Dom, 11/09/2011 - 07:40

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Si è conclusa ieri sera la due giorni organizzata dall’Amministrazione comunale di Campello sul Clitunno per celebrare il recente inserimento del Tempietto nelle liste mondiali del Patrimonio dell’umanità. Lo spettacolo musicale presentato nella prima giornata di venerdì sera, per la direzione artistica del regista Stefano Alleva e realizzato dall’associazione culturale Bisse, è stato senza dubbio uno dei momenti più emozionanti della manifestazione. Il Tempietto, valorizzato da una performance luminosa unica, faceva da sfondo ad un coro di trenta elementi che ha proposto il giro del mondo attraverso la musica. Anche lo studio Habitat Lithos ha voluto omaggiare il Tempietto allestendo una mostra d’arte nel parco della residenza d’epoca Vecchio Molino: sette artisti hanno esposto le loro opere con l’intento di animare il territorio coinvolgendo il pubblico affinchè l’arte diventi qualcosa alla portata di tutti.

Ieri mattina, nel prato antistante il Tempietto, accompagnati dalle acque del fiume Clitunno, un quartetto di musicisti si è esibito in un suggestivo concerto con le musiche originali del maestro Claudio Scarabottini intitolato “La sponda del Tempio” (guarda il video di Tuttoggi.info).

“Lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio di Campello sono i nostri obiettivi – ha dichiarato il Sindaco Paolo Pacifici – il quale pur nella grande crisi in cui si trovano le amministrazioni locali, soprattutto per effetto delle recenti manovre finanziarie, si è impegnato per organizzare un evento unico e di altissimo livello. L’inserimento del Tempietto nelle liste Unesco è stato un obiettivo che l’Amministrazione ha inseguito con grande caparbietà e la manifestazione ben rappresenta la positiva sinergia che può esserci tra i vari soggetti locali, istituzioni, operatori economici, cittadini.”

La due giorni di festeggiamenti è stata chiusa ieri sera da Carole Magnini con la performance teatrale Nynphes.

In un prezioso mix tra musica, teatro e sapori tradizionali – ben elaborati e proposti dalla giovanissima chef Elisabetta Spitella – il piccolo Comune sta dimostrando di saper pensare in grande, rendendo omaggio al Tempietto, al suo grande valore e rendendolo accessibile a tutti.

Ecco l'intervento di apertura delle manifestazioni del Sindaco Paolo Pacifici:

In questi giorni la stampa locale ospita numerosi interventi di vari autorevoli rappresentanti politici ed istituzionali, che si rallegrano del prestigioso riconoscimento ottenuto da Campello sul Clitunno e Spoleto con l'inserimento tra i beni “patrimonio dell'Umanità” dell'UNESCO, rispettivamente, del Tempietto sul Clitunno e della Basilica di S. Salvatore.
Per quanto ci riguarda, Campello sul Clitunno ha raggiunto un traguardo inimmaginabile fino a ieri per una realtà di pari dimensioni. Il risultato è, invero, il frutto di cinque anni di impegno intenso e difficile, fatto di studi, ricerche e progetti, pensati e costruiti attraverso un articolato lavoro, anche di sintesi politica, che ha visto protagonisti sette comuni italiani, con le loro amministrazioni.
“Italia Langobardorum” è l'esempio di un Italia vera e concreta, che sa lavorare per il proprio futuro, partendo dal territorio, dalla sua storia e dalle sue ricchezze storico-artistiche.
In questo anno, in cui il nostro Paese celebra i centocinquanta anni dalla sua Unità, ha più senso che mai sottolineare come amministrazioni di città di medie dimensioni, insieme a paesi più piccoli, dal nord del Friuli e della Lombardia alla Puglia, passando per la Campania e l'Umbria, hanno saputo dimostrare che esiste un'Italia unita che sa tutelare e promuovere con orgoglio i suoi beni più preziosi, presentandoli al mondo per quello che valgono. Un'Italia fatta di amministratori che danno un valore reale alla propria azione e che tentano di ridare un senso alto alla stessa parola “politica”.

Il progetto di proporre i sette siti di “Italia Langobardorum” all'iscrizione nella World Heritage List, nasce esattamente 5 anni fa, dall'idea di Attilio Vuga, ex sindaco di Cividale, e dall'intuizione di altre sei amministrazioni italiane che lo seguirono. Un'idea prontamente raccolta, in Umbria, dal sottoscritto ed all'amministrazione comunale di Spoleto.
Oggi festeggiamo, consapevoli che quello che ci ha portato ad ottenere questo importante risultato non è stato altro che la capacità (a volte anche l'incoscienza) di credere in noi stessi e nel valore del progetto che sostenevamo. Il coraggio di andare avanti nonostante coloro, ed erano in molti, che ci dicevano che stavamo
rincorrendo un'idea al di fuori delle nostre possibilità; nonostante la “resistenza passiva” di un sistema fatto di persone che probabilmente neppure si rendevano bene conto di quale era il nostro obiettivo.
Ma questo non è il momento delle polemiche: ora occorre dare il via alla seconda parte di questo grande percorso. Una altro pezzo di strada non meno impegnativa della prima.
Certo, data la sua natura seriale, lo sviluppo del progetto sarà concertato con le altre città e paesi che fanno parte di “Italia Langobardorum”, ma a livello locale ci attendiamo che venga adeguatamente riconosciuto l'impegno profuso dal Comune di Campello ai fini del raggiungimento dell'obiettivo e auspichiamo la pronta attivazione anche di tutti quei livelli istituzionali che, fino ad ora, sono stati distanti o poco presenti.
I dati in nostro possesso ci dicono che l'inserimento dei nostri monumenti nel circuito internazionale dell'UNESCO determinerà un notevole incremento dei flussi turistici per Campello sul Clitunno e per l'area vasta nel suo complesso, pertanto occorre avviare al più presto una profonda e attenta riflessione sulla natura di tale fenomeno e sugli effetti che esso avrà sul territorio.
Saranno certamente necessari una serie di investimenti in infrastrutture e nella tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico, paesaggistico e culturale. In questo quadro si inserisce a pieno titolo il
progetto del parco del Clitunno, a cui presto sarà dato avvio. Ma anche l'offerta turistico ricettiva dovrà essere adeguata in quantità e qualità alle mutate esigenze della domanda.
Si tratta di una sfida che potrà essere vinta solo con il pieno coinvolgimento, nell'elaborazione delle strategie di sviluppo, di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali del territorio.
Il risultato raggiunto rappresenta, a mio parere, un'occasione per tutta la nostra Regione e, nello specifico, un contributo da parte dei nostri territori ad un ulteriore crescita sana e compatibile, di tutta l'area vasta. IlTempietto sul Clitunno, inoltre, potrà diventare un simbolo anche per l'Unione dei Comuni “Terre dell'Olio e del Sagrantino” e rappresentare il nucleo centrale di un progetto di sviluppo di un'economia pulita, che sappia mettere a valore, in maniera equilibrata e rispettosa del territorio e delle sue genti, la storia, la cultura, il sistema ambientale e produttivo di un'area dell'Umbria che, per troppo tempo, ha sofferto di una imperdonabile mancanza di progettualità.
La scommessa, dunque, sta nel ripensare il futuro di un'intera area, lavorando ancora per favorire uno sviluppo coordinato ed integrato e per raggiungere ulteriori ambiziosi obiettivi. Tutti insieme.
Il Sindaco di Campello sul Clitunno
Paolo Pacifici

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