Confagricoltura Umbria apprezza il nuovo Calendario venatorio preadottato e in particolare la scelta di posticipare a novembre la caccia al cinghiale. Una scelta, quella di uniformarsi alle regioni limitrofe, che secondo il presidente Fabio Rossi consentirà “un controllo della specie anche su base interregionale”.
Una decisione condivisa anche da alcune associazioni venatorie, ma a cui si contrappone Federcaccia.
La selezione a ottobre
Più controversa è invece la questione legata alla possibilità dei contenimenti selettivi del cinghiali che saranno consentiti a ottobre. “Un periodo in cui la caccia nella regione – evidenza Confagricoltura, favorevole anche a questa misura – non viene aperta per allineare l’Umbria alle regioni vicine”.
Gli agricoltori possono sparare
Confagricoltura Umbria, sempre attraverso il presidente Rossi,condivide anche la disponibilità che l’assessore regionale alle politiche agricole Roberto Morroni ha dato agli agricoltori, che possono sparare in caso di mancato intervento dell’Atc.
La possibilità data agli agricoltori, in possesso di licenza di caccia, di poter sparare, secondo Rossi, rappresenta una valida strategia per incrementare gli abbattimenti e facilitare la drastica riduzione della specie, laddove la presenza è incompatibile con l’attività agricola.