di Sergio Grifoni (*)
In occasione del teatrino itinerante di queste sere (dove volutamente non ho partecipato per non essere complice, magari solo con la presenza, del bluff messo in scena) il Sindaco ha cercato di mischiare le carte della realta', facendo sottintendere di volersi “sacrificare” nello sforzo risolutivo dei problemi, al fine di evitare il “feroce inquisitore” insito nella figura del Commissario Prefettizio.
Come per dire: siete venuti qui per fischiarmi, invece dovrete applaudirmi! Paradossale e patetico.
Forse anche comico, se dietro tale comicita' non ci fosse il futuro di una citta'.
A parte che nei quattro incontri programmati, hanno partecipato in totale una ottantina di persone, a dimostrazione della disaffezione dei cittadini.
Il resto erano dirigenti, addetti ai lavori, rappresentanti di partito e di Gruppi Politici, sempre gli stessi, che si sono spostati da un posto all'altro.
Per quanto mi riguarda, il Sindaco e la sua Ammiistrazione, dovrebbero andare a casa prima possibile, non tanto e non solo per il buco di bilancio, ma per tutti i danni provocati e per tutte le opportunita' fatte perdere a Spoleto per incapacita' ed incuria.
Lunedi prossimo, in Consiglio Comunale, faro' l'elenco di tutte le peculiarita' che la nostra citta' ha visto sfumare in questi ultimi quattro anni.
Il buco di bilancio e' la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che mi ha portato a consolidare la convinzione, insieme ad altri colleghi, di staccare prima possibile la spina. Voglio ribadire pertanto il perche' e' auspicabile l'arrivo di un Commissario.
Le carenze contabili e le irregolarita' del bilancio, sono state sempre denunciate da tutti i gruppi di opposizione, ogni qual volta venivano discussi i bilanci preventivi e consuntivi.
Occorreva pero' un lavoro di particolare approfondimento per “scoprire” soprattutto il metodo usato, lavoro non sempre facile, soprattutto per chi opera all’opposizione.
Alcuni colleghi si sono presi del tempo per questo e, dopo una ricerca certosina, hanno fatto venire alla luce il sistema messo in atto, sistema che sta alla base della mozione di sfiducia al Sindaco.
Non mi interessa ora sapere se tale sistema parte da lontano o e' recente, ci sara' chi, prima o poi, ce lo dira' con chiarezza, e chi ha sbagliato è giusto che paghi.
La domanda politica che mi pongo e' questa: hanno usato questo sistema scellerato sapendo di creare danno, e quindi in perfetta malafede o, pur stando nella stanza dei bottoni, non hanno avuto la capacita' di capire cosa si stava facendo, e quindi peccando di ingenuita'?
La risposta e' altrettanto chiara: sia se sono stati in malafede, sia se sono stati degli ingenui, se ne devono andare subito!!!!
Come cittadino non potrei adesso fidarmi piu' di chi vuol mettere a posto una situazione avendola creata in malafede; come non potrei fidarmi di chi lo vorrebbe fare avendo dimostrato ingenuita' e pressappochismo.
Ecco perche' diventa indispensabile che sia una persona competente, al di sopra delle parti, a tracciare le linee di un eventuale risanamento.
Senza ma, senza se, senza deviazioni, senza macchinosi espedienti, senza ripensamenti dell'ultimo minuto.
Senza neanche il suggerito e forzato supporto di altri Sindaci, accorsi adesso con i cerotti in mano, ma completamente assenti quando a Spoleto venivano inferte profonde ferite.
Basta con lo spauracchio delle tariffe, delle tartassate, delle ingessature.
Il Commissario Prefettizio di Gubbio, per esempio, dopo essersi confrontata con la citta', ha deciso di ridurre la tariffa Tares del 50% per le famiglie in disagio economico e sociale. Tanto per dimostrare!!!!
Quando poi la legalita' amministrativa sara' ristabilita, saranno nuovamente le forze politiche e le forze civiche, democraticamente elette, a trovare momenti di concertazione per rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini.
Da che mondo e' mondo, sul ring, un pugile suonato non ha mai preso il posto dell'arbitro!
(*) Consigliere comunale Terzo Polo