Nella prima giornata di contrattazioni dopo il ponte di Pasqua chiusura a quota 101,80 euro per la casa di moda
Era sotto i riflettori il titolo Brunello Cucinelli in Borsa alla riapertura delle trattative a Piazza Affari dopo Pasqua. Per la rapida ascesa da quando il titolo è entrato nel principale listino (il Ftse Mib), partendo da una quotazione di 84,40, fino a sfiorare i 117 euro a metà marzo. Poi la discesa (comunque ampiamente sopra i 100 euro) e la parziale risalita nelle ultime giornate di marzo.
Ma martedì, primo giorno di contrattazione dopo la sosta di Pasqua, il titolo Brunello Cucinelli ha perso quasi il 4% (-3,96%), chiudendo a 101,80. A dimostrazione di come il titolo della casa di moda sia “attenzionato” dagli operatori di Borsa. Non a caso, nella precedente giornata di contrattazioni aveva guadagnato circa 2 punti e mezzo.
Per questo c’era interesse per verificare l’andamento nella giornata di martedì.
L’operazione Sartoria Eugubina
Intanto Brunello Cucinelli – che venerdì riceverà a Terni da Sauro Pellerucci il premio dell’associazione “Io sono una persona per bene” (PalaSì! ore 17), riceve consensi per l’operazione che ha portato all’acquisto della storia Sartoria Eugubina”: “La vicenda di Sartoria Eugubina, azienda storica e importante del territorio, salvata dalle sue lavoratrici con un workers buyout e recentemente rilevata da un grande gruppo della moda, come Brunello Cucinelli, è la dimostrazione che una sana collaborazione tra sindacato, lavoratrici e lavoratori, impresa e politica è possibile. Oggi, dalle ceneri del fallimento abbiamo creato un’opportunità di futuro e lavoro”, afferma in una nota Euro Angeli, segretario della Filtem Cgil di Perugia, sindacato che dal primo momento ha accompagnato le lavoratrici di Sartoria Eugubina nel percorso di riscatto che oggi arriva ad un punto di svolta importante.
“Grazie prima di tutto alle lavoratrici – sottolinea Angeli – che hanno creduto nel percorso che abbiamo intrapreso, finanziandolo in partenza con il loro capitale, costituendo la Sarte holding e poi rinunciando agli ammortizzatori sociali. Grazie anche ai soci iniziali, Rudy Severini, Paolo Saldi e Pavilio Pascolini, che, oltre a contribuire al finanziamento del progetto, hanno messo le loro capacità professionali a disposizione, in maniera gratuita, credendo fortemente nella realizzazione di un sogno”.
Importante, sottolinea la Filctem Cgil, anche il ruolo delle istituzioni, Comune di Gubbio e Regione dell’Umbria, che tramite il finanziamento messo in campo da Sviluppumbria e Gepafin, “hanno creduto nella possibilità di investire nel settore tessile, che nel 2014 era al minimo storico”. “Ho sempre creduto – conclude il segretario Euro Angeli – che gli esempi positivi del passato, tradotti in chiave moderna, possano essere sempre validi. Ora l’azienda Brunello Cucinelli, un’eccellenza mondiale della moda, raccoglie questo frutto. Con l’augurio che sia l’inizio di nuovi e positivi investimenti per il territorio eugubino”.