Grande interesse ad Expo 2015 per i progetti Contratto di Fiume, Greenway e per la Wildlife Economy elaborata da Bernardino Ragni con il saggio Wildlife Economy, Aracne ed., 2015.
La intensa due giorni organizzata a Milano, Expo 2015 (Roof Garden del Padiglione Agri Expo, Cardo Sud) mercoledì 5 e giovedì 6 agosto 2015 da ANBI Umbria e Consorzio Bonificazione Umbra in collaborazione con l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela del Territorio e Acque Irrigue ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni e di associazioni nazionali che hanno seguito con attenzione l’illustrazione dell’attività progettuale e delle realizzazioni degli enti umbri sul territorio regionale. Particolare importanza è stata data alla nuova visione culturale di gestione dell’ambiente prefigurata dalla “Wildlife economy” teorizzata da Bernardino Ragni, esperto di biologia e professore di zoologia ambientale (Università degli Studi di Perugia), attraverso il saggio omonimo (B. Ragni, Wildlife Economy, Nuovo Paleolitico, Aracne ed., 2015): “Un’opera coraggiosa – ha commentato al riguardo Massimo Gargano, direttore generale di Anbi nazionale – che contribuisce ad aprire nuovi scenari sulla gestione dell’ambiente e del territorio ed è, tra l’altro, perfettamente in linea con la missione della Esposizione Universale di Milano 2015: ‘nutrire il Pianeta’, ‘energia per la Vita’”. Oltre a Massimo Gargano, è intervenuto Giulliano Nalli in qualità di presidente di Anbi Umbria, ringraziando il professor Ragni per aver offerto al lavoro dei Consorzi un approccio innovativo nella progettazione di opere di riqualificazione del territorio e dei sistemi idraulici con una nuova visione d’insieme. Hanno inoltre portato il propro contributo, Alessandro Folli, presidente dell’Anbi Lombardia, il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, il sindaco di Valtopina Danilo Cosimetti, il vicepresidente della Bonificazione Umbra, Massimo Sisani, Diego Furia, direttore generale Coldiretti Umbria e Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria: “I progetti presentati – ha concluso quest’ultimo – rivestono grande importanza e costituiscono un fondamentale punto di riferimento anche nel quadro delle possibilità offerte dal Piano di sviluppo rurale della Regione Umbria”.
“Wildlife Economy alias Nuovo Paleolitico alias Paleolitico 2.0 – ha spiegato Bernardino Ragni – è una Filosofia-Progetto che letteralmente significa ‘economia basata su quella parte di fauna selvatica tecnicamente gestibile, analogamente a quanto Homo sapiens faceva prima che inventasse l’agricoltura, in chiave moderna sostenibile’.
La possibilità di praticare questa economia è strettamente legata alla funzionalità ecologica, alla ricchezza biologica, alla produzione in biomassa spontanea dei bacini idrografico-imbriferi affidati alla gestione secolare dei Consorzi: quanto più e meglio funzionano i bacini, tanto più e meglio si produce wildlife. In questo senso la “Wildlife economy” è il quadro in cui sono compresi anche progetti come il “Contratto di fiume” per il Maroggia-Teverone-Timia, corso d’acqua dell’appennino umbro che tocca i luoghi più amati da San Francesco, da Spoleto ad Assisi, passando per Foligno. “Questo documento – ha spiegato la direttrice del Consorzio Bonificazione Umbra, Candia Marcucci – impegna tutte le comunità che vivono lungo il fiume, le realtà economiche e le istituzioni a collaborare per sviluppare progetti di riqualificazione del corso d’acqua, dal punto di vista della qualità dell’acqua stessa, della sicurezza idrogeologica e dello sviluppo turistico, facendo divenire il fiume un punto di aggregazione”. Sempre per dare impulso al turismo è stato presentato anche il progetto Greenway, sentiero pedonale per il turismo verde.
