Dopo ben tre giorni di disagi causati dal clamoroso blackout di internet e linea fissa – che tuttora vede “disconnesse” diverse zone del Comune di Città di Castello (e non solo) – la situazione sembra finalmente in via di risoluzione.
Fibercop, società che gestisce l’infrastruttura di rete fissa, ha infatti riferito che i cavi in fibra ottica saranno tutti riparati entro questa sera (18 ottobre). I tecnici stanno inoltre lavorando sui cavi in rame e questo consentirà di riattivare – sempre in serata – l’80% delle linee fisse.
I problemi erano cominciati nel pomeriggio di martedì scorso (15 ottobre) quando in via Dante Alighieri, un’impresa che stava effettuando lavori per conto del gestore elettrico ha gravemente danneggiato tutti i cavi di ingresso della centrale telefonica tifernate, azzerando di fatto le linee telefoniche fisse e internet – seppur a macchia di leopardo – in numerosi rioni della città e anche oltre i confini comunali.
La trivella utilizzata dall’impresa aveva infatti strappato in più punti i cavi ad alta potenzialità in fibra ottica e in rame che si immettono nei cavidotti stradali, danneggiando anche gli apparati a questi collegati situati nella centrale, rendendo così ancora più complesso l’intervento di riparazione.
Il disservizio ha gravemente danneggiato scuole, uffici – alcuni impossibilitati a lavorare (qualche banca è stata costretta a chiudere) – e commercianti, con pos, connessione web e telefoni fissi non funzionanti. Molte persone nei supermercati, sprovviste di soldi cartacei, hanno dovuto persino riportare la spesa sugli scaffali perchè impossibilitati a pagare con la carta.
Scene quasi apocalittiche che hanno fatto sbottare anche il sindaco Luca Secondi, che proprio ieri aveva preteso “una rapida risoluzione del problema e un altrettanto veloce ripristino dei servizi a tutela di cittadini, imprese, attività professionali ed economiche”. Peraltro anche in Municipio sono state registrate difficoltà nel portare avanti il lavoro quotidiano.
FiberCop, che si è dichiarata “parte lesa” nella vicenda, ha ribadito di “non avere alcuna responsabilità riguardo ai disagi verificati”, annunciando le vie legali a tutela dei propri interessi. Da quanto emerge in tanti si starebbero muovendo con dei legali per promuovere una class action di cittadini e lavoratori per richiedere danni nei confronti dei responsabili.