I militari parlano di "numerose ferite da taglio al petto" | La donna interrogata dal pm Manuela Comodi | Si cerca di ricostruirne gli spostamenti
Sono le 23.36 di venerdì 1 ottobre quando alle redazioni arriva la nota ufficiale dei carabinieri sulla morte del bimbo di due anni a Po’ Bandino.
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Una comunicazione nella quale si conferma che la mamma del piccolo, una 44enne di nazionalità ungherese, senza fissa dimora, si trova ancora in caserma, per essere interrogata dal magistrato di turno della Procura di Perugia, Manuela Comodi.
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La donna – confermano i militari – alle 15.30 è entrata in supermercato di Po’ Bandino (comune di Città della Pieve), “chiedendo aiuto per il proprio figlio di due anni, evidentemente in grande sofferenza, adagiando il corpicino del piccolo – che presentava numerose ferite da taglio al petto – sul nastro trasportatore conta merce di una cassa. I soccorritori del 118, giunti poco dopo, hanno tentato invano di rianimare il piccolo, del quale è stato constatato il decesso alle 15.50“.
Le indagini avviate dai carabinieri di Perugia e di Città della Pieve “sono orientate alla ricostruzione dei movimenti della donna e del bambino, per individuare i luoghi in cui sono recati e accertare, quindi, l’eventuale coinvolgimento di terzi”.