Bilancio Spoleto, più che un buco una voragine nei controlli / Anteprima Tuttoggi, ecco la Relazione “segreta” - Tuttoggi.info

Bilancio Spoleto, più che un buco una voragine nei controlli / Anteprima Tuttoggi, ecco la Relazione “segreta”

Redazione

Bilancio Spoleto, più che un buco una voragine nei controlli / Anteprima Tuttoggi, ecco la Relazione “segreta”

Gio, 19/09/2013 - 23:56

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Carlo Ceraso
E’ devastante, per quanto scritta in punta di forchetta, la Relazione elaborata dal segretario comunale di Spoleto, Mario Ruggieri, in merito al riaccertamento straordinario fatto sul bilancio 2012 e che ha portato ad accertare un ‘buco’ di quasi 10 milioni di euro. Devastante non tanto e non solo per l’ammontare economico, quanto perché emerge chiaramente come la pratica di accertare, ma soprattutto riaccertare le poste di bilancio non venisse fatta o fatta all’acqua di rose. Un modus operandi che incastrerebbe il management salvando, fino a prova contraria, amministratori e consiglieri, che potrebbero essere stati tratti in inganno dalle firme apposte nel tempo da dirigenti e revisori dei conti. Questo almeno quanto si evince dalla Relazione predisposta dal segretario comunale datata 17 settembre e che Tuttoggi.info ha potuto visionare. Non senza difficoltà visto che l’alto funzionario avrebbe impartito disposizioni ai consiglieri che ne hanno avuto copia di non farne menzione. Difficile capire le motivazioni alla base di tale comportamento, atteso che oltre ad essere un documento pubblico e di notevole rilevanza (e impatto) sociale. Ma veniamo alle 12 pagine che compongono il documento.
TRIBUTI – nella parte relativa ai ‘tributi’ spiccano 8,9 milioni di euro di residui attivi eliminati (9,1 mln quelli da conservare) e poco più di 108mila residui passivi eliminati (180mila conservati) mentre il totale dell’Ici da eliminare si attesta a 5,8 milioni. Secondo l’indagine l’ormai ex d.g. Cerquiglini lasciava ordinariamente a residui attivi l’Ici accertata ma non riscossa sulla base dei “dati in possesso degli uffici tributari contenenti dichiarazioni e denunce di proprietà degli immobili come titolo giuridico per mantenere tali somme tra i residui in conto consuntivo”. Decisione peraltro suffragata dai revisori dei conti. Di diversa opinione invece il dirigente ad interim Russo (incarico scaduto il 30 agosto) che, in virtù anche di “pronunce di sezioni regionali della Corte dei conti” nella fase di riaccertamento ha eliminato le poste Ici non riscosse nel triennio 2009-2011 (1,9 milioni di euro) sulla considerazione “che non vi sarebbe più titolo giuridico per il mantenimento tra i residui”. Ovviamente tale somma potrà essere recuperata “dalla normale attività di accertamento sull’evasione ma iscrivendola nell’apposito capitolo di bilancio nel Bilancio di Previsione”. E ancora: “l’eliminazione così consistente di altri Residui attivi relativi all’Ici si potrebbe spiegare solo con un mancato riaccertamento o con una carente attività di riaccertamento dei residui. Il divario tra quanto emerge dall’operazione straordinaria di questa estate e quanto dichiarato in Conto consuntivo, è troppo palese, interessa quasi 4.000.000”. Il peggio arriva ora: “sentiti gli uffici preposti si ha conferma che una attenta attività di riaccertamento non sia mai loro stata richiesta espressamente….l’ufficio ragioneria avrebbe inviato, in occasione della predisposizione del Conto consuntivo, nei vari anni, una comunicazione con la quale chiedeva se occorresse riaccertare i Residui ma, pe quanto mi consta, non sarebbe mai stata fornita una precisa indicazione formale sul mantenimento o sulla eliminazione, in tutto o in parte dei residui”. Ruggeri dice di non avere “riscontri sufficienti per evidenziare le reali motivazioni ce hanno portato a questa condotta nella gestione dei Residui” ma ritiene che è ormai dimostrata la necessit di “un approccio e un metodo più razionale e analitico nell’attività di Riaccertamento”. Ce n’è anche per i Revisori: “l’attività di controllo dei Revisori dei conti non ha fornito alcun contributo ad evitare la presenza, in vari Bilanci, anche quelli più risalenti nel tempo, di Residui ‘insussistenti’”.
Ammontano invece a 2,3 milioni i Residui da eliminare alla voce “Tarsu”. Solo grazie al recente riaccertamento estivo è stato organizzato un incontro con Equitalia “da cui sono emersi dati più certi sui residui da incassare dai vari ruoli”. Simpatico, se non ci fosse da piangere, il ping pong fatto tra gli uffici sentiti dal segretario municipale: quello della Tarsu sostiene di “non essere stato messo al corrente delle rendicontazioni di Equitalia”, l’Ufficio tributi giura che “la Ragioneria riceveva ogni febbraio i dati proprio a rendicontazione dei pagamenti avvenuti e delle riscossioni ancora da introitare, la Ragioneria che invece “nega” quanto sostenuto dai colleghi dei Tributi. Nel mirino di Ruggeri sono finite anche due Determine dirigenziali (valore complessivo 856.176,21 euro) che “si sono rivelate errate….le cause e gli autori degli errori dovranno essere meglio accertati attraverso un apposito procedimento a cui si darà avvio a breve”. Discorso analogo anche per la “Tosap” che ha fatto riscontrare un “mancato o non efficace sistema di Riaccertamento”. Insomma è da questa malagestio che “si è aggravato lo squilibrio di Bilancio nella parte corrente”. Non è dato sapereda quanto trmpo anche se il segretario azzarda che “un Riacertamento con metodi analitici e con valutazioni approfondite sulle giustifcazioni per il mantenimento o per l’eliminazione dei Residui non è stato mai disposto ne è mai stato richiesto”. Quanto alle responsabilità pare di capire che per Ruggeri queste siano in capo ai soli dirigenti finanziari e responsabili dei servizi che si sono avvicendati nel tempo, ‘scagionando’ così gli amministratori e i consiglieri. Leggiamo: “nel caso che ci interessa, si deve tener conto che le proposte di deliberazione recavano pareri favorevoli espressi dal dirigente del servizio finanziario e dal collegio sindacale”.
TERREMOTO – sono stati 8,1 mln di euro i residui attivi eliminati (766mila quelli conservati), 2,3 mln quelli passivi (6,6 mln quelli conservati. Qui le date sono un po’ più precise, dal momento che la gestione dei fondi per il terremoto che sconvolse l’Umbra nel 1997 partì poco dopo il 2000. Leggiamo: “L’ufficio terremoti – scrive Ruggeri –potrebbe aver gestito i contributi da concedere di anno in anno basandosi sulle somme previste in competenza in ogni esercizio finanziario senza andare ad ‘attingere’ dai Residui, pur essendo, questi, consistenti. Tale pratica potrebbe aver generato, nel corso degli anni, un monte-residui di notevole entità che non sono stati attentamente ‘vigilati’ nel tempo”. Di certo anche in questo caso non è stata svolta un attività di Riaccertamento analitica nonostante sia cambiata nel tempo la competenza dapprima “della direzione lavori pubblici, poi del Suic, fino all’attuale competenza della direzione lavori pubblici”. Insomma anche ambiando dirigenti il ‘vizio’ di non riaccertare era di moda in Municipio. Singolare come negli anni sa stata iscritta a Bilancio, sia in entrata, sia in uscita, pari a 50milioni di euro. Solo nel 2010 viene ridotta la cifra “lasciando a Residui un importo di 7,3 mln, tanto in entrata quanto in spesa. Evidentemente – considera Ruggeri – si era compreso che il metodo di prevedere ingenti somme poteva ingenerare problemi”. Il problema però è che quella somma di 7,3 mln viene confermata pari pari sia nel bilancio 2011 che 2012. E’ questo uno dei dati saltati all’occhio della opposizione che ha poi dato il via alle polemiche e al successivo riaccertamento straordinario.
LAVORI PUBBLICI – sono stati eliminati 3,4 mln di residui attivi (10 mln quelli conservati) e 2,8 mln di residui passivi (20 mln quelli da conservare). Il riaccertamento ha portato anche a “maggiori accertamenti per 1,5 mln. di euro”. L’idea che si sono fatti in comune è che la “verifica dei residui veniva fatta di tanto in tanto in modo rivelatosi inefficace”. Non solo: “ha inciso la cattiva pratica di non imputare correttamente le somme incamerate sugli accertamenti giusti. Da qui è disceso che molti accertamenti sono rimasti aperti benchè fossero state incassate le somme”. Per questo il segretario, che nelle pagine precedenti aveva evidenziato la cattiva “comunicazione interna” sollecita una “mirata riorganizzazione degli Uffici”.
POLIZIA MUNICIPALE – la situazione non è disastrosa come per gli altri uffici. Nella relazione si legge che potrebbe essere istituito nel prossimo bilancio un “fondo svalutazione crediti” sul quale far transitare l’importo di circa 1,5 milioni fra maggiori accertamenti legati ai verbali elevati nel triennio 2011-2012 e quelli legati agli importi certificati da Equitalia (364mila). Inoltre “Equitallia ha certificato come da incassare somme relative ai ruoli 2005, ’06, ’10 che invece la Ragioneria risulta aver cancellato (le ragioni sono da approfondire); qualora si volesse confermare la reiscrizione di tali somme è necessario instituire adeguato fondo svalutazione crediti, in considerazione che i ruoli vengono incassati per importi molto bassi (20%)”.
IN PROCURA – quello di Ruggeri è solo una delle due Relazioni elaborate. L’altra è quella stilata dal vicesegretario generale Vincenzo Russo n qualità di dirigente ad interim del settore finanziario (incarico non rinnovato dal 30 agosto scorso). I due documenti, a quanto è dato sapere, sono stati già consegnati al procuratore capo di Spoleto, il dottor Gianfranco Riggio, che sulla vicenda del bilancio ha apeeto un fascicolo.
LA POLITICA – sul fronte politico non si registrano molte novità. Il sindaco Daniele Benedetti ha recepito le richieste dei consiglieri di maggioranza che hanno chiesto di poter essere supportati da un paio di figure ‘terze’ e di alto profilo sia per i profili giuridici connessi alla vicenda, sia per quelli di natura economico-finanziaria. Il primo cittadino le avrebbe già individuate e, a quanto sembra, renderà noti i loro nomi nel corso di una conferenza stampa che si terrà probabilmente lunedì prossimo. Durante la quale, c’è da giurarlo, si farà il punto della situazione anche sotto il profilo delle responsabilità, politiche e amministrative. Sotto questo ultimo aspetto sembra che gli uffici del segretario starebbero già approntando una serie di lettere di contestazione che potrebbero arrivare nei prossimi giorni ad alcuni dirigenti e funzionari comunali.

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