Un anno d’intensa attività di promozione e valorizzazione dell’olivicoltura e del prezioso extravergine di oliva, che vede un’importante sintesi nel protocollo di intesa che il nove dicembre sarà stipulato tra l’associazione nazionale Città dell’Olio, Regione Umbria, Camera di Commercio e Strada regionale Olio Dop Umbria.
Il bilancio di un anno di attività è stato fatto dal coordinamento umbro delle Città dell’Olio che si è svolto pochi giorni fa ad Arrone, alla presenza del direttore dell’Anco Antonio Balenzano e che è stato preceduto dai lavori preparatori di Trevi: il confronto è avvenuto tra la rappresentante umbra in seno alla Giunta nazionale Anco Stefania Moccoli, la coordinatrice regionale Irene Falcinelli, i vice coordinatori Giovanni Patriarchi, Giuseppe Funari e Giusy Moretti.
“Il lavoro di questo anno – ha commentato la coordinatrice Falcinelli – ci ha visto impegnati su più fronti: il protocollo con gli altri soggetti che si occupano della promozione dell’olivicoltura, il sostegno ai produttori alle prese con la difficile annata olearia dello scorso anno, l’aumento dei comuni umbri aderenti alle Città dell’Olio, la tappa di Girolio, il Premio giornalistico per il Ventennale dell’Associazione, il ciclo di seminari Le stagioni dell’Olivo realizzato in collaborazione con le associazioni di categoria, i progetti con le scuole, la candidatura Unesco del Paesaggio ulivato, l’audizione in Commissione Agricoltura della Regione Umbria, la presenza all’Expo di Milano; tante sono le progettualità per il 2016 che discuteremo a Siena il 4 e 5 dicembre .”
“Abbiamo fatto tanto, ma molto rimane da fare – ha aggiunto la consigliera nazionale Moccoli – fino ad oggi il percorso è stato utile ad accrescere la consapevolezza che l’olio non è solo un prodotto, ma un mondo in cui c’è l’economia di un territorio, ma anche la sua chiave di accesso turistica, l’olio è salute, ma anche ambiente, paesaggio, cultura, l’olio rappresenta le radici e la tradizione della nostra terra, ma anche l’occasione per manutentare un territorio che altrimenti andrebbe incontro al dissesto. Ora con la sottoscrizione del protocollo, le Città dell’olio avranno un dialogo privilegiato con i maggiori protagonisti del settore, insieme si possono costruire le sinergie necessarie affinchè nella programmazione di bandi, risorse, iniziative e interventi ci sia un’ampia collaborazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti in grado di potenziarne azioni e risultati.”