Partiti di sinistra per una lista alle amministrative
Il centrosinistra di Bevagna sul filo della spaccatura e della crisi di nervi in vista delle amministrative. Il consiglio comunale sul Prg strutturale ha lasciato ferite aperte e difficilmente rimarginabili, tant’è che i partiti a sinistra del Pd hanno ufficializzato un accordo per una lista alle amministrative, senza la sindaca Annarita Falsacappa.
Bevagna, inaugurazione delle piazzette riqualificate
Il documento è firmato da Giuseppe Palini, per Articolo 1, Girolamo Barbini per Europa Verde, Lorenzo Degli Esposti per il Partito socialista italiano e Mirco Ronci per Sinistra Italiana. “Vogliamo riaffarmare l’importanza di una proposta elettorale unitaria, un progetto chiaro e aperto alla società civile – dicono – in passato il centrosinistra ha garantito uno sviluppo sostenibile del nostro Comune ma le scelte amministrative recenti minacciano la vocazione turistica ed ecologica del nostro territorio“.
“Sindaco arrogante”
Se la prendono con “l’azione arrogante di allontanamento condotta dal sindaco e da alcuni consiglieri di maggioranza, che adottando la parte strutturale del nuovo Prg non hanno voluto tener conto del nostro appello politico di soprassedere per condividerne prima i contenuti e quindi la responsabilità“.
“Scelta deflagrante”
Quindi “appelli rimasti inascoltati dal sindaco e si è andati avanti in una posizione deflagrante. Un atto da cui chiediamo che anche il Pd prenda le distanze. È inaccettabile che un sindaco pretenda un appoggio incondizionato senza aprirsi alle legittime richieste di chi andrebbe a concorrere alle responsabilità di governo di un territorio“.
L’ex sindaco Polticchia
Qualche settimana fa, propedeutico a questa spaccatura, anche le accuse dell’ex sindaco Analita Polticchia, per cinque anni in minoranza e che ora si prepara a dissotterrare l’ascia di guerra. Parole durissime, scritte sulla sua bacheca social all’indomani del consiglio comunale: “Nel consiglio comunale sul Prg si è scritta una delle pagine più infami della nostra comunità. Senza voler sentire ragioni, con totale arroganza e incuranti delle future conseguenze negative per la nostra città, una parte risicata della maggioranza ha approvato la parte strutturale del Piano Regolatore Generale, senza averlo partecipato ai cittadini e senza aver tenuto in minimo conto l’opposizione di associazioni e partiti”.
La Polticchia contro il Prg
Parole di fuoco che mettevano nel mirino il Prg: “un atto che nasce debole politicamente proprio perché non condiviso dai cittadini che ne sono destinatari diretti e che ha tutte le caratteristiche per essere sottoposto a invalidazione. Un’approvazione fatta nella totale autoritaria solitudine di un sindaco, due assessori e tre consiglieri di maggioranza. A nulla sono valse le argomentazioni dell’opposizione e neppure quelle dei tre consiglieri di maggioranza che si sono astenuti“.