Nell’epoca del commercio on line e delle produzioni globali, anche Città di Castello riscopre i vantaggi dell’artigianato, in particolare del “saper fare” a mano. “In inglese di dice handmade ma per i nostri nonni sopperire a molte necessità pratiche grazie al proprio ingegno e alla propria abilità esecutiva era la norma” dichiara l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti, sottolineando come “negli ultimi anni ci sia stata un’impennata di hobbisti e creativi che hanno richiesto la tessera per poter partecipare ai mercatini periodici e soprattutto a Retrò, una piazza importante per chi su muove all’interno del modernariato, dell’artigianato e del vintage”.
Dal marzo 2014 al dicembre 2018, sono infatti 285 i tesserini rilasciati dal Comune di Città di Castello ai sensi dell’art. 44 della legge regionale 10/2014, il testo unico in materia di commercio, che regola la posizione dei soggetti che vendono, propongono o espongono, in modo saltuario ed occasionale, merci di modico valore che non superino il prezzo unitario di 250 euro.
Per esercitare l’attività di hobbista l’operatore non professionale deve essere munito di un tesserino di riconoscimento. Circa il 70% dei tesserini rilasciati vengono utilizzati per poter partecipare a Retrò, che oggi (domenica 17 febbraio) è tornato nelle piazze centrali di Città di Castello per l’intera giornata e che costituisce una grande attrattiva sia per gli espositori che per gli appassionati del genere.
Ogni terza domenica del mese l’appuntamento è infatti frequentato, anche per la bella location che accoglie i banchi, da operatori del Centro Italia e acquirenti provenienti dalla stessa fascia geografica. La rassegna espositiva di antiquariato, oggettistica antica, rigatteria, hobby, collezionismo, promossa dall’amministrazione comunale tifernate si tiene nell’abituale collocazione di piazza Matteotti, largo Gildoni, piazza Fanti, via Mario Angeloni e corso Cavour.
“Nella nuova giovinezza dell’hobbismo, confluiscono molti elementi tra cui non ultimo la necessità di trovare un’integrazione al reddito dopo la crisi economica e dall’altra la riscoperta dell’artigianato creativo come alternativa alla produzione industriale e seriale – conclude Carletti – Nei limiti della legge, il comune di Città di Castello offre occasioni per valorizzare la creatività, che in molti casi viene canalizzata verso iniziative di solidarietà e buone cause”. Clicca qui per avere tutte le informazioni su come diventare hobbisti.