Forza Italia e Bastia Popolare interrogano la giunta per sapere chi ha autorizzato la modifica del progetto del sottofondo di Piazza Mazzini che potrebbe rendere la piazza non più carrabile. Ma la giunta smentisce e conferma la carrabilità dell’opera.
Nei giorni scorsi con un ordine del giorno i consiglieri di FI – Bastia Popolare, Antonio Bagnetti, Franco Possati, Ramon Rustici e Gianluca Ridolfi hanno presentato un ordine del giorno per chiedere al sindaco e alla giunta garanzie sulla carrabilità della nuova pavimentazione di piazza Mazzini dopo le modifiche apportate al progetto esecutivo. “La questione – spiegano – riguarda la mancata demolizione della vecchia soletta in cemento che, in base al progetto approvato, andava rimossa e sostituita con un nuovo elemento strutturale in calcestruzzo armato. A lavori in corso, il direttore dei lavori avrebbe rilevato che il sottofondo in cemento, rinvenuto dopo la rimozione della vecchia pavimentazione, fosse in buone condizioni per cui si sarebbe optato per la non rimozione, ma per il rinforzo del sottofondo con un massetto fibrorinforzato dello spessore minimo di cm. 6”. Viste le modifiche al progetto, i consiglieri spiegano che “Vogliamo essere certi che la resistenza al traffico veicolare sia comunque garantita, ma a quanto pare il progetto esecutivo, a quanto pare, è stato modificato e noi vogliamo avere garanzie che le modifiche non pregiudichino la resistenza della pavimentazione al traffico veicolare se in futuro si decidesse la riapertura al transito di automezzi”.
“Le sei prove di resistenza effettuate a seguito dei dubbi formulati dai consiglieri Possati, Bagnetti, Ridolfi e Rustici – la replica della giunta – hanno smentito in maniera categorica tutte considerazioni fatte sulle adeguate caratteristiche della Piazza e precisamente sulla carrabilità della parte superiore. I risultati delle prove, firmate e quindi validate dal collaudatore, garantiscono la resistenza ai carichi stradali del sottofondo della piazza, cioè della soletta prevista in progetto, posta al di sotto della pavimentazione lapidea”.
“È necessario fare una premessa per i non addetti ai lavori – dice il sindaco Paola Lungarotti con la giunta – le prove di carico su piastra hanno la funzione di stabilire il modulo di deformazione del sottofondo che, in maniera molto semplicistica, potremmo indicare come la resistenza al cedimento: cioè maggiore è il modulo di deformazione del sottofondo stradale e minore è il cedimento che si potrebbe avere col passare del tempo. Il valore minimo di questo modulo di deformazione del sottofondo, richiesto dal progettista è di 80 MPa. La documentazione delle prove di carico su piastra, pervenuta agli uffici tecnici, riporta che il valore minimo ottenuto è stato pari a 130 MPa dimostrando pertanto che il valore 80MPa è stato decisamente superato.
“L’esito delle prove – scrive il collaudatore – devesi ritenere come dimostrativo della buona capacità portante del sottofondo su cui è stata posata la pavimentazione”. Pertanto – conclude la giunta – “Possiamo pertanto garantire che tutta la piazza è carrabile, cioè è resistente ai carichi stradali e al passaggio di automezzi, senza limitarne le potenzialità future”.