“Pronto, sono Francesco: la disturbo?”. Quando ti telefona un Papa l’emozione è fortissima. Ma l’arcivescovo di Perugia, monsignor Gualtiero Bassetti nominato dallo stesso Pontefice prima unico cardinale residenziale in Europa e poi, l’altro ieri, presidente della Conferenza episcopale italiana, lo racconta in un modo così naturale da commuovere. E’ cominciato con una telefonata alle 7 di mattina di mesi fa nel cellulare il percorso che ha portato al riconoscimento delle scorse ore.
A raccontarlo oggi pomeriggio ai giornalisti a Perugia è stato lo stesso Bassetti, nel primo incontro informale con i media locali da presidente dei vescovi italiani. “Dopo quella telefonata – ha detto Bassetti – che arrivò prima della mia nomina a cardinale, alla quale non pensavo assolutamente, ci incontrammo nell’appartamento del Papa, dove discutemmo di tanti temi, parlando di tutto come fanno due fratelli”.
“Per l’impegno dei cattolici in politica bisogna lavorare e impegnarsi più di quello che abbiamo fatto fino ad ora, per esempio stiamo tralasciando da molte parti le scuole di politica”. Così il neo presidente della Cei, parlando oggi pomeriggio con i giornalisti a Perugia.
“Nella chiesa c’è unità vera dei vescovi con il Papa”, ha detto nella sala del palazzo arcivescovile di Perugia, “Lo dimostra il fatto che, alla fine chi è stato eletto? Il sottoscritto e Montenegro, anche lui fatto cardinale da Papa Francesco. Questo è un segno chiaro e sfata anche un piccolo pregiudizio che una parte dell’episcopato italiano va per conto suo, invece, si è dimostrata una comunione bellissima”.
“Non è che io mi possa interessare della politica dei singoli partiti, perché i partiti oggi in Italia sono molto molto fragili, cadute le ideologie, i partiti sono in crisi e questo non lo dico io perché sono il presidente della Cei”. Così, il presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti, oggi pomeriggio in una conferenza stampa convocata a Perugia parlando dell’impegno cattolico in politica. “Per carità – ha aggiunto – tutti i partiti hanno degli aspetti buoni, ma hanno anche i loro limiti, quindi non è che si possa fare delle scelte precise di politica”. Per il neo presidente, la politica deve far si “che ogni persona abbia lavoro” e “che ogni persona abbia una casa. Questo deve fare la politica”.
(Sa.Mi.)