Si è chiusa domenica 15 luglio la prima festa locale di Sinistra Ecologia Libertà Foligno-Trevi con la straordinaria partecipazione del Presidente della Regione Puglia e Leader di Sinistra Ecologia Libertà , Nichi Vendola.
Tantissime le persone accorse per ascoltare il comizio di Vendola che è stato introdotto e coordinato da Elisabetta Piccolotti, della Presidenza nazionale di SEL.
Nel suo intervento, il Presidente della Regione Puglia ha dichiarato “Non volevamo un ennesimo “nuovo partito” ma provare a “riaprire la partita”. Abbiamo iniziato dalle parole, dal vocabolario di un nuovo progetto di liberazione: beni comuni, diritti civili, diritti dei lavoratori, energie rinnovabili, sviluppo sostenibile e soprattutto eguaglianza, una parola densa di storia e ancora piena di promesse. È proprio la diseguaglianza prodotta dal finanz-capitalismo ad essere la radice della crisi di convivenza, ripartire da qui è indispensabile. Abbiamo poi immaginato una nuova grammatica, fatta di relazioni tra persone vive e non di mediazione tra apparati e blocchi di potere morti. Per noi, che amiamo la Costituzione repubblicana, nulla è più straordinario della pratica della democrazia, meglio se diretta e partecipata: in primo luogo nei luoghi di lavoro e poi nelle istituzioni rappresentative, mai tanto mortificate. Una grammatica nuova che scoprisse anche la forza delle primarie, con il primo obiettivo di aprire le scatole cinesi che hanno imprigionato i partiti” queste le parole del discorso di Vendola che ha riscosso grande approvazione tra la folta platea presente.
La festa è stata un grande successo politico per SEL, quattro giorni intensi e soprattutto molto partecipati dove si è discusso di tanti argomenti, si è parlato di mafia con Francesco Forgione e Libera, centri-storici e ambiente con le associazioni del territorio, reddito garantito e lavoro con Titti Di Salvo, cultura e informazione con Luca Telese, Francesca Fornario e Luca Sappino e poi l'importante iniziativa con l'Italia sono anch'io e il pranzo multietnico con i migranti della città.
