Baby pusher arrestato dalla polizia. A soli sedici anni gestiva un “giro” di eroina e cocaina di vaste dimensioni. A concludere l'operazione gli agenti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile che nei giorni scorsi eveva giò arrestato Batri Mohamed, e Khezami Achraf, pusher tunisini molto attivi nello spaccio di eroina e cocaina nella zona della zona “Pallotta”.
Le indagini. I due citati magrebini erano stati sottoposti a fermo a seguito di elementi probatori chiari raccolti a mezzo di intercettazioni telefoniche riscontrate con sequestri effettuati a carico degli acquirenti, rintracciati immediatamente dopo le cessioni. Accanto ai due operava anche T. H., tunisino poco più che sedicenne che, nonostante la giovane età, si è rivelato importante punto di riferimento per numerosi acquirenti di droga nella zona della Via della Pallotta.
Un giro impressionante a soli 16 anni. Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che il giovane è stato protagonista di innumerevoli cessioni di eroina (soprattutto) e cocaina, cessioni documentate non solo da intercettazioni telefoniche ma anche e soprattutto da numerosissime testimonianze raccolte. Impressionante, se si pensa alla giovane età del pusher, il volume di affari che questi gestiva in autonomia (e a volte con l’ausilio del Batri e del Khezami, con i quali ha condiviso anche l’alloggio perquisito nel corso dell’indagine in Via J. Da Todi civ.33) cedendo in media decine di dosi al giorno a clienti umbri ed anche provenienti (come di consueto) fuori regione.
L'autore della bottigliata in testa. A riprova della scaltrezza del personaggio un grave episodio di lesioni, quando, per motivi legati all’attività di spaccio, nel settembre scorso ha malmenato e ferito con una bottigliata al capo un connazionale ben più anziano di lui, “reo” verosimilmente, di avere insidiato il suo fiorente mercato di spaccio. Constatati gli elementi raccolti il Dott. G. ROSSI, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, ha richiesto e ottenuto dal competente organo giudicante la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Perugia M. MAZZINI in data 28.09.2013.
L'arresto. Il giovane rintracciato, non senza difficoltà, in località Mugnano di Perugia, luogo ove si era rifugiato per far “calmare le acque”, ospite di un cittadino italiano tossicodipendente per il quale sono tutt’ora in corso indagini da parte della Sezione Seconda per accertarne eventuali complicità “nell’aiutare” il minore e quindi ostacolare le indagini da parte della Polizia Giudiziaria.