Federico Cenci, “Un anno intenso che ci ha visto schierati, come sempre, al fianco dei malati oncologici e di tutte le loro necessità"
L’Oncotaxi, le necessità del reparto di Oncologia dell’ospedale di Perugia, anche in queste situazioni di difficoltà dovute alla pandemia, e un contributo importante per il progetto ‘Attività fisica adattata (AFA), insulinoresistenza, stress ossidativo ed emodinamica microcircolatoria in una popolazione di pazienti affette da neoplasia della mammella”. Sono le principali attività che hanno visto il coinvolgimento dell’associazione ‘Avanti tutta Onlus’ in questo 2020 così costellato di difficoltà.
Quanto al contributo per l’Oncologia, sono state donate 1000 mascherine Fpp2 certificate, destinate al reparto di degenza e al Day hospital dell’Oncologia. Donati anche apparecchi informativi, come stampante e toner, per far fronte alle necessità del reparto, e 10 pacchi da 100 pezzi l’uno di guanti monouso per la degenza. In consegna anche 7 armadi archivio, per il materiale di ricerca.
Avanti tutta Onlus è stata protagonista anche del progetto, promosso dalla dottoressa Leonella Pasqualini come soggetto sperimentatore responsabile.
Si tratta di una iniziativa, partita prima della pandemia e che dovrà riprendere le fila appena possibile, per la pratica dell’attività fisica su pazienti con neoplasia mammaria in followup oncologico.
Si tratta di un progetto che arriverà a coinvolgere 30 pazienti, e che ha lo scopo di confermare l’effetto positivo di un protocollo dell’Afa sulla composizione corporea, sulle capacità funzionali e sulla qualità della vita delle pazienti. L’associazione ha donato una cifra di 15mila euro, che serviranno per predisporre tutte le apparecchiature necessarie, ulteriori rispetto a quelle della palestra che l’associazione aveva già donato al reparto.
“Un anno intenso – spiega Federico Cenci, di Avanti tutta Onlus – che ci ha visto schierati, come sempre, al fianco dei malati oncologici e di tutte le loro necessità, assistendo in maniera concreta anche gli angeli in camice, che ogni giorno vegliano su di noi dalle corsie dell’ospedale. A loro, agli infermieri e agli operatori sanitari va il nostro grazie più sentito”.