Solo in 9 si presentano alla convocazione del presidente Montani, che ora confida di essere indicato commissario dalla Regione
Come da previsione, nonostante qualche tentativo negli ultimi giorni di trovare una mediazione, anche l’ultima seduta utile per l’approvazione del bilancio dell’Atc3 del Ternano – Orvietano è saltata per mancanza del numero legale. Scatta dunque il commissariamento da parte della Regione, a cui è stato inviato il verbale di quanto avvenuto oggi, venerdì.
Con soli 9 membri del Comitato che si sono presentati: oltre al presidente Montani, c’erano due rappresentanti delle associazioni venatorie Anuu (Angelici) e Libera Caccia (Novelli); quattro delle associazioni agricole (Stramaccioni e Agabiti per la Cia, Leonardi per la Coldiretti e Basili per Confagricoltura), Massarini e Ceci in quota Regione.
Restano sull’Aventino i cacciatori di Federcaccia, Arci e Italcaccia; gli ambientalisti di Wwf, Endas e Aiw (vicina a Enalcaccia); Confagricoltura e una parte di Coldiretti nel mondo agricolo. Assente però anche uno dei tre rappresentanti indicati dalla Regione, cosa che la dice lunga sul pasticcio che si è creato a Terni, nel sistema di veti incrociati tra politica e associazionismo.
Ora, come da lettera inviata dalla Regione, si provvederà al commissariamento. Per il quale una parte spinge affinché venga affidato ancora l’incarico a Montani, stavolta senza bisogno di trovare i consensi numerici nel periodo del commissariamento. Altri auspicano invece che venga scelta una figura tecnica, esterna al litigioso Comitato ma con licenza di caccia, in grado di recuperare il tempo perso e di traghettare l’Atc3 alle future elezioni.