E’ stato approvato il bilancio 2024 dell’Atc Pg 2 (relativo al territorio del Folignate, dello Spoletino e della Valnerina) nel corso di una seduta “movimentata”. Sulla cui validità qualcuno sta facendo degli approfondimenti, dato che il numero legale è stato garantito da alcuni membri del Comitato di gestione che si sono collegati da remoto.
Un incontro al quale le associazioni venatorie sono arrivate con un accordo sottoscritto con l’Ufficio di presidenza in prossimità dell’approvazione del bilancio preventivo 2025, al fine di riportare la presenza dei cacciatori negli organismi del Comitato, dopo essere state sull’Aventino per la contestazione seguita all’elezioni a presidente di Loreti. Non per la sua persona, né per metterne in discussione le qualità di imprenditore, è stato ribadito in più occasioni, ma perché il mondo venatorio sin dall’inizio ritiene che a guidare gli Atc debbano esserci cacciatori e in quanto tali pieni conoscitori delle problematiche di questa pratica.
Un braccio di ferro tra maggioranza in seno al Comitato e opposizione che appunto sembrava essere arrivato ad una possibile mediazione: ok al bilancio con l’ingresso dei cacciatori negli orgamismi.
All’ordine del giorno della seduta di venerdì era indicata appunto la nomina e la composizione degli organismi e successivamente l’approvazione del bilancio. Perché quanto deciso al punto precedente avrebbe poi determinato il voto dei cacciatori sul punto successivo.
Arrivati dunque al punto 3 all’ordine del giorno, quello relativo alla nomina e composizione degli organi dell’Atc2, si decide di approvare (presenti 16 membri in presenza ed uno da remoto) il documento con cui si chiede alla Regione di allargare a 6 membri l’Ufficio di presidenza. Una modifica che però appare tecnicamente improbabile.
Ecco perché, quando si passa al punto successivo, relativo all’approvazione del bilancio 2024, le associazioni venatorie vogliono garanzie diverse, secondo il mandato ricevuto. Due membri quindi lasciano la seduta, anche se uno poi si ricollega da remoto. Seduta a cui non partecipa il presidente della Libera Caccia Lando Loretoni, sin dall’inizio tra i più battaglieri nel chiedere la rappresentatività della componente venatoria. E’ presente invece Federcaccia, che chiede il rispetto di quanto previsto all’ordine del giorno.
Si arriva dunque ad una parziale modifica dell’Ufficio di presidenza, dove entrerà, come da accordi, un rappresentante Federcaccia. Resta al momento legato alla risposta della Regione sull’ampliamento l’ingresso anche del rappresentante della Libera Caccia. Con il mondo venatorio che, in base all’accordo raggiunto con l’Ufficio di presidenza, dovrà avere una commissione. Qualora la Regione non conceda la deroga relativa all’ampliamento del numero dei componenti l’Ufficio di presidenza, per far posto al secondo rappresentante del mondo venatorio occorre che qualcuno degli attuali membri dell’Ufficio di presidenza si faccia da parte.
Nel frattempo il bilancio 2024 è stato approvato, con 16 presenti (di cui 14 in presenza). Ma nel prosieguo della seduta – che prevedeva la ratifica di determine, i provvedimenti sulla caccia di selezione agli ungulati e per le Zrc / Art – sono rimasti solo 11 membri, di cui 2 da remoto. Segno che il sereno non è ancora tornato all’interno dell’Atc2.
Il presidente Loreti è al lavoro per cercare una mediazione che riporti pienamente la componente venatoria negli organismi Atc2. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni, soprattutto dopo che arriverà la risposta della Regione sulla richiesta di ampliare l’Ufficio di presidenza.