C’era grande attesa per l’audizione in Senato dell’Ad Tk-Ast, Lucia Morselli , in Commissione Industria.
Dopo le tensioni sindacali dei giorni scorsi con minacce di nuovi scioperi e una nuova vertenza, la numero uno di Ast ha subito messo le cose in chiaro: “Se ci saranno altre tensioni non avremo più ordini – ha detto la Morselli – in Eruopa preferiscono un acciaio meno sofisticato ma che arriva”. Il messaggio è chiaro e preciso, anzi chiarissimo, visto che la Morselli ha aggiunto che, qualora non venissero superate le divergenze particolaristiche, “ci giochiamo l’acciaieria”.
Secondo l’Ad la credibilità dell’azienda, uscita malconcia in fatto di commissioni e ordini dopo l’estenuante trattativa con i sindacati, è a grave rischio. “Anche quando abbiamo riiniziato a lavorare – ha detto la Morselli – era come se fossimo ancora in sciopero, visto che eravamo in forte ritardo sulle consegne. Dobbiamo dimostrare – ha concluso l’ad – che i momenti di tensioni sono finiti e che stiamo applicando l’accordo siglato lo scorso 3 dicembre”.
La “ferita”, come la stessa Morselli ha definito il fermo della produzione durante il periodo degli scioperi, non si è evidentemente rimarginata e nuove emorragie sembrano minacciare, ormai quotidianamente, la tenuta delle parti sociali. Almeno a quanto affermano i sindacati.
Ecco la nota integrale dell’intervento di Lucia Morselli:
“Il gruppo Acciai Speciali Terni è oggi il secondo produttore di acciai speciali d’Europa, e produce il 50% dell’acciaio inox (cioè inossidabile) italiano. Un gruppo industriale leader per le innovazioni tecnologiche e produttive, per il rigoroso controllo della qualità, per i risultati della ricerca metallurgica, per l’accurata assistenza tecnica ai clienti. Grazie a questo profilo siamo i fornitori dei principali gruppi automobilistici e manifatturieri, con loro grande soddisfazione. Ast realizza un prodotto di elevata qualità, che si inserisce a pieno titolo nella filiera del Made in Italy: laminati piani di acciaio inossidabile destinati principalmente al settore alimentare, agli elettrodomestici, all’edilizia, ai casalinghi, alla produzione ed utilizzazione di energia, ai trasporti, all’industria di base, a quella meccanica e siderurgica. Essere capaci di produrre la giusta qualità è fondamentale per assicurare il mix corretto di resistenza meccanica, resistenza alla corrosione, igiene e aspetto. Queste capacità sono parte integrante della storia di Ast ,del suo patrimonio umano e tecnologico. Un adeguato recupero di efficienza e affidabilità, una maggiore attenzione alla qualità e una certezza di continuità operativa permetteranno di scalare in poco tempo la classifica dei produttori e candidarsi a diventare i primi fornitori in Europa. Le nostre ambizioni sono chiare e non le nascondiamo.
In cinque anni l’ Acciaierie Speciali Terni ha accumulato perdite per circa un miliardo, e oggi il primo obiettivo resta quello di riportare l’azienda entro i binari della profittabilità. Il traguardo immediato non è tanto la crescita del fatturato, a condizione che si mantengano le attuali quote di mercato. Lo sforzo che viene richiesto a tutta l’azienda è di tornare rapidamente alla profittabilità per essere in grado di fare nuovi e importanti investimenti.
Sono gli obiettivi che abbiamo prefissato nell’accordo sindacale siglato lo scorso 3 dicembre e approvato grazie ad un’ampia maggioranza dei lavoratori. Accordo che prevede una riorganizzazione operativa significativa, il mantenimento di livelli produttivi concorrenziali, nonché investimenti capaci di aumentare produzione e competitività. Il trasferimento della linea di lavorazione a freddo da Torino a Terni va esattamente in questa direzione e determinerà una crescita della capacità produttiva superiore al 20%.
Sono obiettivi importanti non solo per l’azienda, ma anche per il territorio, con cui AST ha un legale indissolubile. Le Acciaierie di Terni incidono per il 20% sul Pil della Regione Umbria, e per il 40% sugli scambi commerciali della Regione verso l’estero. L’azienda vuole crescere insieme al territorio, e creare un nuovo rapporto sinergico affinché non sia solo AST una risorsa per il territorio, ma sia anche il territorio un’opportunità di crescita per AST.
Dobbiamo ricostruire un rapporto che si basi su una collaborazione forte, trasparente e capace di guardare al futuro. Stiamo dialogando in maniera proficua con le aziende fornitrici del territorio per rafforzare legami e collaborazioni ,puntando a definire insieme obiettivi di crescita e di sviluppo, nella tutela e nel rispetto dei diritti delle parti.
Ora ci aspetta un periodo molto delicato per il rilancio. Dobbiamo lavorare per consolidare i rapporti commerciali esistenti e aggredire nuovi mercati, tutto questo anche grazie all’aiuto di una rete commerciale importante, come quella garantita dalla Thyssenkrupp. I primi segnali sono incoraggianti e ci inducono a pensare di avere intrapreso la strada giusta”.