“Ast comunica che ieri si è svolto un incontro fra l’amministratore delegato, Lucia Morselli, e il Prefetto di Terni, Gianfelice Bellesini. Si conferma che l’adesione all’incontro, richiesto dal Prefetto e fissato per ieri lunedì 27 ottobre alle ore 16.30, era avvenuta già la scorsa settimana. Ast precisa di avere successivamente accettato sia la richiesta del Prefetto di posticipare l’incontro alle ore 18 sia quella di effettuarlo in un luogo diverso dalla Prefettura di Terni. Si conferma, infine, che l’incontro si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri” – con questa nota stampa l’azienda ha fatto sapere che l’ad Morselli e il prefetto di Terni, Gianfelice Bellesini si sono incontrati nella giornata di ieri, anche se qualcuno aveva inizialmente pensato che la Thyssen non si fosse presentata al tavolo.
Il contenuto del colloquio tra Prefetto e multinazionale è segretissimo, motivo per il quale l’incontro è avvenuto in gran segreto in un luogo diverso da Palazzo Bazzani.
Mentre continuano i presidi dei lavoratori, questa mattina i rappresentanti nazionali dei sindacati si sono riuniti presso la sede della Cisl di Terni per discutere delle prossime iniziative da attuare, visto che, come sembra, la Thyssen non ha alcuna intenzione di rivedere le sue posizioni su Ast.
Come preannunciato da Landini in visita agli operai in sciopero, alla vigilia della grande manifestazione del 17 ottobre, si sta preparando una trasferta a Essen per portare la vertenza Ast nel cuore del management tedesco. Si è fatto riferimento anche all’assunzione di responsabilità che il premier Matteo Renzi ha manifestato nel corso dell’incontro alla Leopolda con gli operai ternani.
Di fatto è stato avviato un processo di smantellamento degli stabilimenti: chiusura dei forni, licenziamenti, stipendi in ritardo, commesse ritirate, svalutazione del sito siderurgico, operai spinti alla mobilità volontaria con gli ‘incentivi’ proposti dalla multinazionale, insomma il divide et impera si è realizzato ormai quasi totalmente; manca giusto qualche dettaglio all’ad Morselli che, domani, è attesa dal ministro Federica Guidi per l’ennesimo incontro interlocutorio sulla vertenza,, previsto per le 10.00 al Mise.
Intanto 10 pullman di operai partiranno da Terni per presidiare l’ambasciata tedesca di Roma, con partenza alle 7.30 dai cancelli della fabbrica.