Prosegue il clima di alta tensione tra i sindacati e vertici Ast; le Rsu hanno infatti proclamato un nuovo sciopero generale per la giornata di domani e per sabato (4 ore di sciopero a fine turno) per questioni legate alla organizzazione del lavoro e dai rapporti sindacali ridotti ormai al minimo.
“Inaccettabile il livello di relazioni industriali e sindacali che l’azienda con scorrettezza e arroganza tenta di determinare – tuonano le Rsu che puntano il dito contro il fermo impianto nell’area dell’impianto di colaggio Cco3 chiuso “per carenze organizzative e di sicurezza. L’organizzazione del lavoro e le attuali professionalità volute e applicate dalla sola azienda senza la condivisione delle Rsu stanno ampiamente dimostrando tutti i limiti, mettendo costantemente in difficoltà i lavoratori anche e soprattutto nell’esercizio del diritto di tutti i principali istituti contrattuali a loro spettanti”.
“Le Rsu denunciano e condannano il clima di tensione e di paura – scrivono i rappresentanti dei sindacati – e le difficoltà produttive per la saturazione di alcuni fondamentali impianti e segmenti produttivi come il Tubificio, unitamente a un contesto di investimenti e manutenzioni non effettuate o effettuate in parte, preoccupano e non danno sicuramente il segno e il senso della continuità e della prospettiva. Non permetteranno – ciude la nota – che si concretizzi il possibile tentativo del management di scaricare sulle maestranze qualsivoglia livello di responsabilità individuale o collettiva relativamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati”.