La città Serafica, scenario naturale di incontro tra popoli e religioni, è nuovamente impegnata sul fronte della cooperazione internazionale e del dialogo in un momento di grandi tensioni e di conflitti dai risvolti drammatici. Il prossimo 21 aprile (sala Conciliazione, ore 11,00-18,00) sarà chiamata, insieme ad altre istituzioni, e in collaborazione con il Municipio di Betlemme e l’Ambasciata di Palestina in Italia, a dare vita a un importante evento:
la Conferenza internazionale delle Città Italiane gemellate con la Città palestinese di Betlemme, evento organizzato dal Comune di Assisi a cura dell’Ufficio Unesco nella persona di Adriano Cioci.
Questo importante forum si svilupperà in molteplici forme:
in primo luogo vi è la necessità di ascoltare le necessità e le priorità della città di Betlemme, quindi consolidare e sviluppare le relazioni esistenti non soltanto con la città Serafica, che è gemellata sin dal 1989, ma anche con tutte le altre individuate nel territorio nazionale.
Nello stesso tempo, si tenterà di mettere a punto una strategia in direzione della cooperazione, condividendo le informazioni sulle azioni in corso e sui progetti futuri.
All’evento insieme al Sindaco di Assisi Stefania Proietti sarà presente la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.
Hanno già dato la loro adesione una quarantina di città, istituzioni ed associazioni, tra cui i comuni di Brescia, Firenze, Pavia, Torino, Vicenza e tanti altri, oltre a ANCI, Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO, Regione Umbria, Provincia di Perugia.
Il pomeriggio si concluderà con un Appello per la Pace nel Mondo. Un appello che nasce dallo “Spirito di Assisi” cui la Città si appella in questi giorni guardando con apprensione alle vicende siriane e a tanti conflitti paradigmatici della “terza guerra mondiale a pezzi”. Lo ha fatto sabato scorso attraverso una lettera aperta al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Gutierrez nella quale il Vescovo e il Sindaco di Assisi (con tutte le Famiglie Francescane, le Istituzioni pubbliche e le associazioni della Città, la Tavola della Pace, Rete della Pace) hanno dato voce al dolore delle tantissime vittime, specialmente bambini, che invocano pietà e pace chiedendo un immediato “cessate il fuoco” dopo quanto accaduto nelle ultime ore. Un appello al dialogo, con la ferma speranza che la Città di san Francesco possa esercitare un attivo ruolo di pace in nome della tolleranza e della cooperazione pacifica in ogni parte del mondo, anche in quelle da troppi anni oggetto di conflitto come la Terrasanta: messaggio ancora più forte visto che siamo tuttora nell’ottocentenario della presenza dei francescani nella custodia di Terrasanta.