L'ormai ex Piazza dell'Archeologia di Città di Castello è stata intitolata alle grandi lavoratrici del tabacco, l'opera è costata 1.400.000 euro con l'impiego di 13 aziende
Piazza dell’Archeologia, da oggi (26 giugno), è diventata Piazza delle Tabacchine. Sotto un sole cocente ha avuto luogo stamattina la cerimonia di intitolazione alle storiche lavoratrici della Ex Fat, “simbolo dell’emancipazione femminile e di Città di Castello“, come sottolineato dal sindaco Luciano Bacchetta.
Alla presenza delle maestranze di oggi (schierate con la divisa) e di ieri, numerose istituzioni civili e militari e altrettanti tifernati, nella rinnovata area Ex Fat (dove in principio vi erano i capannoni abbandonati) è tornata a suonare la sirena – “storico” segnale che scandiva entrata e uscita dal lavoro delle tabacchine – che ha dato il via all’esibizione della Filarmonica “G. Puccini” e agli interventi del primo cittadino, del presidente Fat Fabio Rossi, del presidente Fintab spa Alessandro Pennati Belluschi e dell’assessore ai Lavori Pubblici e vicesindaco Luca Secondi.
Proprio quest’ultimo ha parlato di “un luogo autentico della storia della città, la cui intitolazione alle tabacchine porta un messaggio di rispetto, amore e affetto per questa categoria di lavoratrici tifernati, che hanno portato avanti la nostra economia con ore e ore di lavoro nei campi”.
Secondi ha poi parlato del progetto pubblico-privato, costato 1.400.000 euro, dalla ripavimentazione al parcheggio pubblico (che aprirà lunedì 28 giugno) e che ha visto protagoniste ben 13 aziende. “Dopo molti anni, dibattiti e difficoltà – tra cui l'”intoppo” del 2018 in seguito all’arresto dell’amministratore della società aggiudicatasi l’appalto dei lavori – “l’opera ha trovato finalmente il suo compimento, chiudendo quella che in precedenza era una grossa ferita della città“.
Il presidente della Fat Fabio Rossi, ricordando i 110 anni (a ottobre) della cooperativa ha sottolineato “il risultato positivo di un’idea nata oltre 40 anni fa, in un luogo che è stato cuore pulsante della città. A Città di Castello c’è stato il primo caso di ‘disparità al rovescio’: le tabacchine sono state figure chiave del lavoro, con una remunerazione più alta degli uomini e fonte di sviluppo dell’economia locale. A ottobre metteremo anche una statua dedicata a loro al centro della piazza”. “La cerimonia di oggi – ha concluso il presidente Fintab Pennati Belluschi – ha riportato ad oggi un pezzo di storia che non va dimenticata“.