Appalti mensa e trasporto ai terremotati, chiusa inchiesta. Contestati anche pasti del 2014

Appalti mensa e trasporto ai terremotati, chiusa inchiesta. Contestati anche pasti del 2014

Sara Fratepietro

Appalti mensa e trasporto ai terremotati, chiusa inchiesta. Contestati anche pasti del 2014

Mer, 17/11/2021 - 08:51

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Nel mirino della Procura di Spoleto anche dei pasti del 2014 pagati dal Comune nel 2017, per questo Alemanno è accusato di peculato

Chiuse le indagini nell’ambito dell‘inchiesta relativa agli appalti su trasporto scolastico e mensa ai terremotati di Norcia. Ma cambiano le accuse e ad essere indagati rimangono solo in 4 rispetto agli 8 iniziali.

A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini – notificato dai carabinieri, avvistati lunedì nelle strutture che ospitano il Comune di Norcia – sono stati il sindaco Nicola Alemanno e due dipendenti comunali (Donatella Bucchi e Daniela Camelia) per quanto riguarda la parte pubblica e l’imprenditrice Anna Pizzichini come titolare della società Sporting hotel Salicone.

Appalti mensa, cambiano indagati e accuse

Stralciata dunque la posizione del resto della famiglia Bianconi (tra cui il consigliere regionale Vincenzo), rimane indagata soltanto la legale rappresentante dell’azienda; esce dall’inchiesta anche un altro dipendente comunale.

Ma cambiano anche i reati contestati: inizialmente infatti la Procura della Repubblica di Spoleto (titolare del fascicolo è il pm Patrizia Mattei) contestava agli indagati la turbativa d’asta e l’abuso d’ufficio. Ora, invece, le accuse sono cambiate.

Pasti pagati dal Comune anni dopo: Alemanno accusato di peculato

Al sindaco Nicola Alemanno infatti viene contestato il falso di pubblico ufficiale in atto pubblico (relativamente a diversi atti), ma anche il peculato per aver fatto pagare al Comune nel 2017 – inserendoli in un capitolo di spesa che non ci sarebbe entrato nulla – poco più di 700 euro allo Sporting hotel Salicone per dei pasti di rappresentanza relativi al 2014 ed al 2015.

L’accusa di frode per gli appalti mensa ai terremotati

Le due dipendenti comunali, invece, insieme alla titolare dello Sporting hotel Salicone (difese dagli avvocati Valerio Pratillo Helmann, Diego Ruggieri e Giancarlo Viti), sono accusate di frode nelle pubbliche forniture in relazione all’inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Nel mirino della Procura in particolare ci sono gli appalti del servizio mensa presso i container collettivi per i terremotati affidati alla società della famiglia Bianconi.

Per la precisione vengono contestati i pasti extra fatturati. Si parla del periodo immediatamente dopo le scosse di terremoto di fine 2016, quando praticamente l’intero territorio comunale di Norcia era inagibile, compresi il Municipio e ristoranti; ai container collettivi per i pasti potevano così accedere anche – ad esempio – i dipendenti comunali. Per la Procura, però, quest’ultima situazione non sarebbe mai stata regolamentata.

Gli atti firmati dal sindaco e i rimborsi spese

Andando con ordine delle contestazioni che vengono mosse ai 4 indagati, sono diverse le accuse nei confronti del sindaco Nicola Alemanno (difeso dall’avvocato Luisa Di Curzio).

Nel mirino ci sono tutti quegli atti firmati dal primo cittadino in qualità di dirigente finanziario – sostituendo la dirigente temporaneamente in congedo – nella prima metà del settembre 2017. I primi documenti contestati riguardano l’affidamento diretto del trasporto scolastico all’Ati composta dalle società Sporting hotel Salicone e Umbria Autoservice dal 13 settembre 2017 al 31 dicembre 2017 per un importo di 33.450 euro. Secondo la Procura, Alemanno avrebbe attestato varie cose false in quegli atti: sotto la lente ci sono principalmente le date dei documenti firmati antecedenti alle documentazioni necessarie che sono invece successive.

Quindi, sempre relativamente al periodo in cui Alemanno era responsabile dell’ufficio finanziario, un atto di liquidazione alla società dei Bianconi di alcuni pasti di rappresentanza tra l’estate 2014 e l’ottobre 2015. Nel documento si inseriscono tali cene (consumate dal sindaco o dagli assessori con uno o più ospiti in varie date) nel cartellone di “Norcia d’Autunno”. Il totale contestato dal pm è di 720 euro, di cui oltre ben 450 euro per la cena per il gemellaggio con Ottobeuren dell’estate 2014. Ma anche singoli pranzi o cene per 30, 45, 60 o 75 euro. In merito a tali pasti l’accusa per il sindaco Alemanno non è solo di falso, ma anche di peculato, in quanto gli atti sarebbero stati da lui firmati nel periodo in cui non sarebbe stato più responsabile dell’area finanziaria del Comune.

Sempre la questione delle date che non corrispondono tra la firma delle delibere e il periodo in cui Alemanno era responsabile pro tempore dell’area finanziaria, ha portato la Procura a contestare l’accusa di falso pure per il rimborso spese del viaggio ad Hamilton.

La gestione del servizio mensa ed i pasti “pass”

Quindi c’è tutta la parte dell’inchiesta relativa all’appalto del servizio mensa ai terremotati, che interessa principalmente le due dipendenti comunali e la legale rappresentante dello Sporting hotel Salicone, a partire dall’inizio del 2017. Anche qui vengono contestate date mancanti o precedenti all’acquisizione effettiva di documenti. Ma anche il fatto che venivano erogati dalla società della famiglia Bianconi pasti a prezzi convenzionati ad aventi diritto oltre a quelli ai terremotati nei container collettivi. Insomma non ci sarebbe stata nessuna regolamentazione per i cosiddetti pasti “pass”, per un importo di oltre 200mila euro dal 2017 a metà 2019.

Sempre per quanto riguarda gli appalti per la mensa, il sindaco è invece accusato di falso perché negli atti deliberativi avrebbe attestato che la procedura adottata era relativa a “circostanze di somma urgenza” e dunque si poteva applicare la normativa emergenziale post sisma; per il pm, invece, si sarebbero dovute adottare – a settembre 2017 – le procedure ordinarie visto che la situazione era nota dall’inizio dello stesso anno.

Ora 20 giorni di tempo per le memorie difensive

Proprio l’applicazione della normativa emergenziale da parte del Comune di Norcia subito dopo il terremoto del 2016 – dunque va ricordato in una situazione di estrema difficoltà per l’amministrazione comunale – è stata oggetto finora già di diverse inchieste da parte della Procura della Repubblica di Spoleto, con processi ancora aperti in Tribunale a carico del primo cittadino nursino.

Chiaro è che le difese, anche in questo caso, si saranno da fare per dimostrare la correttezza dell’operato del sindaco e degli uffici comunali da un lato e della società privata dall’altro. Gli indagati ora hanno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o di chiedere di essere interrogati per chiarire la propria posizione.

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