Molti hanno rinunciato a sparare alle sole specie colombaccio e merlo | Martedì il giudizio che può modificare ancora il Calendario venatorio
Apertura sottotono per la stagione di caccia in Umbria. Limitata, a seguito del pronunciamento del Tar sulla sospensiva chiesta dagli ambientalisti, al solo colombaccio, al merlo e ai corvidi. Per questo tanti cacciatori umbri hanno deciso di non andare a caccia.
Mentre altri non hanno comunque voluto mancare a questa tradizione, tanto più dopo che la preapertura alla tortora era durata solo poche ore, fino allo stop per il raggiungimento del limite del carniere comunicato dalla “famosa” app.
Ecco perché è saltata anche la caccia alla lepre
I cacciatori (e naturalmente, sulla sponda opposta, gli animalisti) attendono la decisione del Tar, che si esprimerà domani, martedì 20 settembre, sulla sospensiva accordata, dopo il controricorso presentato dalla Regione, da Federcaccia e dalla Libera Caccia. In caso di accoglimento, anche parziale, con lo sblocco per alcune specie, la Regione interverrà nuovamente per modificare il Calendario venatorio. In caso di pronunciamento favorevole ai cacciatori la stagione venatoria vera e propria potrebbe cominciare in Umbria domenica 25 settembre. Altrimenti, si dovrà attendere il giudizio di merito, in camera di consiglio, fissato per il 4 ottobre.