Caccia limitata a pochissime specie dal 18 al 29 settembre, salvo integrazioni in caso di accoglimento dei controricorsi
Ecco la delibera con cui la Giunta regionale dell’Umbria ha modificato il Calendario venatorio. Alla luce della sospensiva del Tar e in attesa del pronunciamento del Tribunale amministrativo nell’udienza fissata per il 20 settembre, che potrebbe portare, in caso di accoglimento (anche parziale) delle istanze della Regione e delle associazioni venatorie Federcaccia e Libera Caccia, di ulteriori modifiche, riaprendo dal 25 la caccia ad altre specie.
Il nuovo Calendario venatorio
Al momento, comunque, la Regione stabilisce che dal 18 al 29 settembre si potranno cacciare, esclusivamente da appostamento, le specie gazza, ghiandaia, cornacchia grigia, merlo e colombaccio.
Nella delibera è scritto che la Giunta regionale si riserva appunto di apportare ulteriori modifiche o integrazioni a seguito di quanto sarà deciso dal Tar nell’udienza del 20 settembre, quella in cui si discuterà della sospensiva per numerose specie accordata agli ambientalisti a seguito del ricorso presentato.
Tolte, quindi, anche le specie lepre, coniglio selvatico e volpe, non espressamente vietate dal Tar, ma considerate “piccola selvaggina” meritevole di tutela fino al 1° ottobre a giudizio di Ispra.
L’udienza di merito sul ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste (che contestano anche le date di chiusura della caccia per alcune specie) è stata fissata al 4 ottobre.