“Sapevo che la legge sui superfestivi appena approvata non avrebbe funzionato e che avrebbe dato in mano ai sindacati ideologgizzati un'arma in più per frenare l'economia dei tanti comuni turistici umbri dove i negozianti, per il forte flusso turistico presente e per mantenere ancora l'attività in momenti così difficili, sono costretti a preferire il lavoro al panettone e lo zampone”. Lo afferma Ada Urbani (Forza Italia) dopo essere “venuta a conoscenza delle grosse difficoltà incontrate da sindaci e associazioni di categoria per concertare le aperture dei negozi durante le prossime festività”.”L'apertura dei negozi di prossimità nei superfestivi – spiega il consigliere regionale – è un problema tutto umbro e sfido i nostri politici ideologgizzati e i sindacati a trovare nel Paese centri storici turistici con negozi chiusi. La legge è caotica, macchinosa e inadeguata rispetto alle disomogenee situazioni dei comuni umbri, mette il sindaco sotto tutela della concertazione espropriandolo della necessaria autonomia decisionale e sottoponendolo ad un controllo da parte di associazioni dei consumatori e di categoria, sindacati e anche della Apt, rischiando di rendere inefficace qualsiasi decisione.Inoltre la prevista conferenza dei servizi – continua Urbani – giungerà certamente troppo tardi lasciando i comuni turistici, per le festività natalizie, ancora con le problematiche dell'anno scorso”.
“Appare evidente – conclude – che occorrerà modificare ancora la legge per porre definitivamente in mano ai sindaci la potestà di decidere per il proprio territorio, esattamente come previsto nella proposta di legge che ho presentato”.