I lavori svolti sulla Sr 257 ‘Apecchiese’ sono esempio di buona pratica e dimostrazione che quando le Istituzioni lavorano insieme riescono a raggiungere risultati eccellenti in tempi rapidi. Il tema della sicurezza stradale merita attenzione: siamo costantemente impegnati su questo fronte e con l’esodo estivo c’è ancora più cura nei controlli. D’altra parte occorre che anche le persone alla guida rispettino le regole. L’uso del cellulare e l’assunzione di alcool e droga prima di mettersi alla guida sono solo alcune delle cause di incidenti gravi che dobbiamo evitare. Questa campagna, anche educativa, spero possa servire a ridurre in maniera sensibile gli incidenti
E’ quanto dichiarato questa mattina (lunedì 8 luglio) dal Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, nel corso dell’incontro-sopralluogo con forze dell’ordine, polizia e istituzioni (amministratori delle regioni Umbria e Marche e sindaci dell’Altotevere e della Valle del Metauro), Anas, rappresentanze di cittadini e associazioni automobilistiche e motociclistiche, per sensibilizzare e richiamare l’attenzione sui problemi della sicurezza della circolazione in generale e della Sr 257 “Apecchiese” in particolare.
L’iniziativa promossa dal Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta, svoltasi nei pressi di un’area di sosta della strada, ha consentito anche di fare il punto sugli interventi del progetto complessivo di rifacimento dell’arteria viaria, giunti a conclusione proprio in questi giorni. “Per tifernati e altotiberini questa è la strada ‘verso il mare’, arteria unica nel suo genere per territorio, ambiente e paesaggi, strategica e indispensabile per i collegamenti verso le Marche”.
“Oggi grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Umbria e Anas, al lavoro dei tecnici della Provincia e dell’impresa che ha eseguito i lavori, riconsegniamo alla collettività una strada ‘Apecchiese’ più sicura e adeguata alla consistente mole di traffico che deve sopportare. Un obiettivo importante che abbiamo raggiunto grazie anche al prezioso coordinamento e supporto continuo della Prefettura di Perugia, prima con Raffaele Cannizzaro e poi con l’attuale Prefetto Claudio Sgaraglia. Questa occasione vuole anche essere un invito a tutti gli utenti della strada alla prudenza, al rispetto dei limiti di velocità e alla guida sicura. In particolare ai motociclisti” ha concluso Bacchetta, ringraziando i presenti, tra cui l’assessore regionale alla Viabilità Giuseppe Chianella, l’ingegner Raffaele Celia di Anas (responsabile Umbria, Toscana e Marche), l’on. Riccardo Augusto Marchetti, i consiglieri regionali Marco Vinicio Guasticchi e Valerio Mancini, e il consigliere provinciale, delegata alla Viabilità Erika Borgesi.
L’Apecchiese è la strada di collegamento interregionale umbro-marchigiana di oltre 53 km: si estende da Città di Castello ad Acqualagna, passando per Apecchio e Piobbico (PU). Il tratto umbro, ricadente interamente sul territorio del Comune di Città di Castello, interessa circa 20 chilometri di strada di competenza regionale ma di gestione provinciale. Una strada molto transitata, soprattutto da motociclisti e appassionati delle due ruote, perché caratterizzata da 141 curve, alle quali si aggiungono 12 rettifili, alcuni dei quali in semicurva. Particolarmente significativa la statistica degli incidenti rilevati nel periodo dal 2013 al 2017, attraverso i dati forniti dall’Istat (che considera solo gli incidenti che hanno comportato feriti o morti): 10 incidenti, di cui 7 con motociclo, 2 autovetture ed 1 autotreno, con 13 feriti e nessun morto. I lavori, attesi da tempo, hanno permesso all’“Apecchiese” di ottenere un consistente miglioramento del livello di servizio sul fronte della sicurezza stradale. Tra gli aspetti migliorativi ottenuti, in primo luogo, quella di riportare il limite massimo di velocità da 30 km/h a 50 km/h.
All’incontro-sopralluogo, assieme ad alcuni rappresentanti della Federazione Motociclistica Italiana, il vicepresidente nazionale Giuseppe Bartolucci, la presidente del Comitato Regionale Umbro Mara Colligiani, il presidente del Motoclub “E. Baglioni” Stefano Fiorucci e alcune associazioni di motociclisti e ciclisti del comprensorio, hanno partecipato a bordo delle loro moto anche i rappresentanti della “Onlus Antsupporters Andrea Antonelli”, guidati da Arnaldo Antonelli, padre del giovane pilota castiglionese tragicamente scomparso in gara il 21 luglio 2013 a soli 25 anni nel Gp Superbike di Mosca. L’indimenticato pilota umbro è stato, nel 2012, testimonial della campagna “Guida Sicura” della Provincia di Perugia, pensata per sensibilizzare specialmente i giovani ad una guida prudente. Al termine della conferenza stampa il presidente Bacchetta ha consegnato una targa ricordo al Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia e ad Arnaldo Antonelli quale riconoscimento e gratitudine per l’attività svolta.
L’incontro si è concluso nel piazzale antistante il ristorante ‘Il Grillo’ lungo la strada Apecchiese, con un ringraziamento alla ditta che ha realizzato i lavori e poi con la benedizione impartita dal vescovo di Città di Castello Monsignor Domenico Cancian, che ha “richiamato tutti gli utenti della strada ad una guida sicura e consapevole per evitare in futuro il verificarsi di incidenti che talvolta purtroppo finiscono in tragedia, ricordando anche la figura di Andrea Antonelli, il giovane pilota scomparso simbolo di questa campagna di guida consapevole”.
La scheda dei lavori – Nel dettaglio la Sr 257 “Apecchiese” è stata interessata da interventi di manutenzione consistenti nel ripristino e adeguamento dei piani viabili a tratti saltuari, dal km 2+600 al km 19+935 per 6.715 metri lineari complessivi. La spesa complessiva è stata di 500 mila euro (300 mila finanziati da Anas e 200 mila dalla Regione Umbria): significativo e fondamentale alla positiva conclusione dell’iter complessivo del progetto, l’apporto della Prefettura di Perugia. L’intervento ha previsto il risanamento del sottofondo stradale, l’esecuzione del manto di usura tramite conglomerato bituminoso tipo “tappetino” e l’esecuzione della segnaletica orizzontale sui tratti ripristinati. Questi lavori sono stati finalizzati, non solo a ricostituire le condizioni di funzionalità della strada, ma anche ad ottenere un sensibile miglioramento delle caratteristiche tecniche della piattaforma stradale, con aumento della sicurezza della circolazione rispetto alla precedente situazione ammalorata, mediante l’uso di materiali di migliori caratteristiche e l’esecuzione di specifiche lavorazioni. Inoltre, relativamente allo stato della pavimentazione stradale, in numerosi tratti, il miglioramento della regolarità superficiale della piattaforma consente, oltre all’eliminazione di ondulazioni e irregolarità localizzate del piano viabile, anche la risagomatura del piano stesso, con variazione delle pendenze sia longitudinali che, soprattutto, trasversali, con ovvi vantaggi ed incremento del livello di sicurezza (smaltimento delle acque meteoriche, tenuta di strada), in particolare nei tratti in curva.