Le conseguenze del covid-19, la forma di coronavirus che che si sta diffondendo da circa 10 giorni anche in Italia, miete un’altra vittima di tipo economico e sociale.
E’ infatti comunicazione di questa mattina, 29 febbraio, dell’annullamento dell’edizione 2020 del Festival Internazionale del Giornalismo.
La comunicazione è ufficiale e arriva direttamente dalla voce dei suoi fondatori, Arianna Ciccone e Chris Potter:
“Il Festival Internazionale del Giornalismo 2020 non si farà – scrivono gli organizzatori – Questa scelta, difficile e anche dolorosa, sarà il nostro modo di contribuire alla necessaria azione collettiva fatta di responsabilità e comportamenti virtuosi per affrontare tutti insieme uniti questo momento critico”.
Le motivazioni
“Ci abbiamo pensato molto in tutte queste settimane. Alla fine nel prendere questa decisione ci siamo fatti guidare da un principio che ha ispirato in tutti questi anni il nostro impegno e la nostra dedizione per la manifestazione e che ha animato lo spirito stesso della sua community: il prendersi cura gli uni degli altri“.
La parola “coronavirus” in realtà non è mai menzionata nella comunicazione ufficiale, ma i riferimenti all’attenzione alla sicurezza di speaker, volontari e cittadini non lascia dubbi. Forse nell’intento per non “fomentare” il clima di allarme più volte stigmatizzato dall’organizzatrice in più post sui social?
Resta il fatto che, nominato o meno, il virus ha avuto i suoi effetti anche sull’IJF20.
La prossima edizione
Tanti gli attestati di vicinanza agli organizzatori e di comprensione per la scelta definita spesso “coraggiosa”, pubblicati sui canali social legati all’evento.
Ma la risposta è pronta. Già stabilita la data in cui si svolgerà la prossima edizione dell’evento, spostato esattamente di un anno.
“Il Festival Internazionale del Giornalismo – concludono Arianna e Chris – tornerà più forte, più appassionante e coinvolgente che mai il prossimo anno. Sempre in Umbria, sempre a Perugia. Dal 14 al 18 aprile 2021“.
L’intervento della Presidente
“La decisione complessa, sofferta e sicuramente dolorosa da parte degli organizzatori del Festival internazionale del Giornalismo di annullare l’edizione 2020, non va letta come segno di resa”. È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei in merito alla decisione comunicata oggi dagli organizzatori del Festival.
“I motivi alla base della scelta – aggiunge – tengono conto delle caratteristiche stesse del Festival, delle politiche adottate da molte aziende, coinvolte nell’evento, a livello internazionale, nonché della complessa e lunga organizzazione, anche logistica, che non permetteva di procrastinare a lungo la decisione, rimanendo in attesa dell’evolversi della situazione sanitaria nazionale ed internazionale, e nonostante le attuali condizioni sanitarie regionali non destino preoccupazione. Questo ha spinto gli organizzatori a prendere la non semplice decisione di rinviare il Festival al 2021″.
“Conosciamo ed apprezziamo il valore culturale della manifestazione – prosegue la presidente -, la sua capacità di veicolare a livello mondiale l’immagine di Perugia e della regione tutta, insieme all’innegabile ritorno per le attività commerciali e ricettive del capoluogo. Il suo annullamento – dice ancora – è l’ennesima riprova delle ripercussioni negative che il coronavirus sta avendo ed avrà non solo a livello sanitario”.
“È per questo – sottolinea la presidente della Regione – che ancora una volta va sottolineata l’importanza di provvedimenti da parte del Governo nazionale che tengano conto dell’impatto sociale ed economico che il virus sta provocando”.
“In tal senso – conclude – la Regione si è già attivata e continuerà a farlo adottando tutti i provvedimenti possibili per cercare di arginare le ricadute che gli attuali eventi possano avere sull’intero tessuto regionale”.