Oltre alla didattica frontale si fanno giochi e formazione trasversale, su temi quali il primo soccorso, la ricerca dispersi,
Proseguono, presso la sede della pro loco di Terzo San Severo, le attività del campo estivo della protezione civile, organizzato nell’ambito del progetto del Dipartimento nazionale “Anch’io sono la protezione civile” 2023, tramite il coordinamento regionale del Servizio Protezione Civile ed Emergenze della Regione Umbria e gestito dal Gruppo comunale dei volontari della protezione civile.
I 30 giovani partecipanti, ragazze e ragazzi tra i 10 ed i 13 anni di età, stanno vivendo la settimana del campo allestito con tende della protezione civile, identiche a quelle utilizzate durante le emergenza. Qui, disconnessi al mondo digitale perché nel campo non è consentita l’introduzione di dispositivi elettronici personali, i partecipanti seguono attività formative, educative e pratiche, anche attraverso il sistema dei giochi. Queste attività hanno il fine di far apprendere i rischi, far conoscere il sistema di protezione civile e avvicinare i giovani al mondo del volontariato di protezione civile.
Oltre alla didattica frontale si fanno giochi e formazione trasversale, su temi quali il primo soccorso, la ricerca dispersi, la logistica, l’assistenza alla popolazione, il recupero di beni culturali, la comunicazione in emergenza con il sistema delle radiocomunicazioni, la conoscenza del rischio sismico e degli incendi boschivi, oltre ad attività di sensibilizzazione sulla legalità. Inoltre, i giovani imparano a rispettare le regole che vengono date come, ad esempio, tenere in ordine il proprio letto, organizzare la propria postazione ed una una serie di insegnamenti che si riveleranno utili per far crescere i ragazzi.
Gli obiettivi principali dell’iniziativa sono di trasmettere ai ragazzi concetti come la tutela del patrimonio ambientale e della vita, la riduzione dei danni degli incendi boschivi, la prevenzione dei rischi, l’acquisizione di una coscienza di protezione civile, la consapevolezza del valore civico della cittadinanza attiva, ma anche la conoscenza dei piani di protezione civile locali, il tutto svolto con modalità coerenti con l’età dei partecipanti.
Nella giornata di mercoledì 19 luglio, il campo ha ricevuto la visita del vicesindaco, con delega alla protezione civile, Stefano Lisci, e del Servizio regionale di protezione civile, nella persona della funzionaria Manuela Porzi.
“Ringrazio innanzitutto i volontari della Protezione Civile del gruppo comunale di Spoleto per il fattivo contributo al successo dell’iniziativa – sono state le parole del vicesindaco Stefano Lisci – Allo stesso tempo sento il dovere di ringraziare il distaccamento dei Vigili del fuoco di Spoleto per la visita alla caserma, i Carabinieri forestali di Spoleto per la lezione sugli incendi boschivi, la Polizia di Stato per l’intervento sulla legalità, l’Ufficio di protezione civile per l’incontro sulla organizzazione del sistema di protezione civile, il direttore dell’Osservatorio sismico BINA di Perugia, padre Martino Siciliani per la graditissima visita all’osservatorio, la Croce Rossa Italiana Comitato di Spoleto per la lezione di primo soccorso, il Soccorso della Croce di San Giovanni di Spoleto per la dimostrazione di ricerca dispersi con unità cinofile, l’Associazione Volontari Carabinieri in Congedo per la simulazione di recupero di beni culturali danneggiati da eventi calamitosi. Un ringraziamento va altresì alla Valle Umbra Servizi e all’A.Se., per le attività straordinarie a favore del campo”.
La funzionaria della Regione Umbria, Manuela Porzi, ha sottolineato il valore di questa esperienza nel percorso di crescita dei ragazzi e delle ragazze che stanno partecipando al campo scuola: ”Qui si fa educazione civica, si punta a far conoscere le dinamiche che si muovono dietro le situazioni di emergenza, si lavora sulla condivisione e sulla collaborazione, tutti elementi che, al netto dell’esperienza, indubbiamente di valore per questi giovani, formeranno positivamente tutti i partecipanti. Mi complimento con la Protezione Civile di Spoleto, perché quello che si sta facendo a Terzo San Severo, l’organizzazione che c’è dietro questa settimana di iniziative ed attività, ritengo possa essere un esempio da seguire anche in altre realtà della nostra regione”.