L'Anas ha aperto ieri al traffico l’ultimo lotto della strada statale 3 “Flaminia”, in variante al vecchio tracciato, tra lo svincolo con la strada provinciale 241, a Gualdo Tadino, e lo svincolo con la strada statale 318 “di Valfabbrica”, a Fossato di Vico, in provincia di Perugia.
Al taglio del nastro erano presenti il Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini; l’Assessore alla Viabilità, Difesa e Gestione idraulica della Provincia di Perugia, Domenico Caprini; il Sindaco del Comune di Gualdo Tadino, Roberto Morroni; il Vice sindaco del Comune di Fossato di Vico, Ermenegildo Fabrizi; il Capo Compartimento Anas per l’Umbria, Raffaele Spota, il Condirettore Generale Tecnico dell’Anas, Alfredo Bajo e il Direttore Relazioni Esterne e Rapporti istituzionali dell’Anas Giuseppe Scanni.
“Con questo nuovo tratto – ha affermato l’Amministratore Unico dell’Anas, Pietro Ciucci, in una lettera inviata ai presenti – si completa un nodo fondamentale e strategico per la viabilità dell’Umbria e del Centro Italia, connettendo un’arteria importante come la Flaminia con la direttrice Perugia-Ancona, con evidenti benefici per i flussi di traffico diretti verso le Marche, non più costretti ad impegnare i centri abitati”.
Il tracciato è lungo 3,4 km e si sviluppa essenzialmente in rilevato, tranne un tratto in trincea di circa 380 metri. La sezione stradale è costituita da due corsie da 3,75 metri, una per senso di marcia, e da due banchine pavimentate laterali da 1,50 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri.
“L’intero tracciato – ha affermato il Condirettore Generale Tecnico dell’Anas, Alfredo Bajo – è stato realizzato in considerazione di un futuro raddoppio della carreggiata. I lavori, che hanno richiesto un investimento complessivo di 9,6 milioni di euro, hanno riguardato anche la realizzazione dello svincolo con la strada provinciale 219, che comprende un viadotto di 109 metri e una rotatoria”. Ricadono inoltre sulla nuova viabilità tre cavalcavia già realizzati nell’ambito dei lavori del lotto precedente.
“Si tratta – ha concluso Pietro Ciucci – di una infrastruttura realizzata al servizio di un’ampia utenza, in grado non solo di migliorare l’accessibilità e la sicurezza nei trasporti, ma anche di innalzare i livelli di qualità della vita dei residenti”.
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