(Elisa Panetto)- “Trent’anni!” È con questa esclamazione che Ambretta Ciccolari Micaldi, presidente di Amici della Musica di Foligno, apre la brochure del programma della stagione concertistica 2011 dell’associazione, in un anno di grande musica che celebra i 150 anni dell’unità d’Italia ma anche il trentennale 1981-2011 dell’associazione folignate. Ben 18 saranno infatti gli appuntamenti, fatti principalmente di conferenze, concerti e proiezioni, che da venerdì 14 gennaio a domenica 11 dicembre, animeranno a suon di musica l’Auditorium San Domenico e Palazzo Trinci. Con una “missione” istituzionale: incrementare la formazione e l’educazione musicale del pubblico privilegiando soprattutto i giovani. “I giovani saranno i protagonisti” ha prontamente affermato la presidente, e proprio loro erano lì a confondersi tra il pubblico che ieri pomeriggio è accorso alla presentazione del programma dell’anno appena iniziato che, oltre a quello di Ambretta Ciccolari Micaldi, ha visto susseguirsi sul palcoscenico dell’Auditorium gli interventi di Marco Scolastra, direttore artistico di Amici della Musica di Foligno, Gianfranco Faramelli, vicepresidente e tesoriere dell’associazione folignate, Stefano Ragni, musicologo, Orazio Maione, pianista, e Riccardo Panfili, compositore.
“La stagione 2011 è costituita da dei punti fondamentali sui quali, da trent’anni, fondiamo la nostra attività” ha affermato la Ciccolari Micaldi. “Innanzitutto le collaborazioni, le sinergie, il mettersi insieme per ottimizzare le risorse e quanto c’è di positivo in città. Poi, investire tutto quello che riusciamo a raccogliere sulla musica. Siamo tutti volontari, anche i professionisti, ed ogni risorsa viene investita in musica. È un orgoglio. Una delle ragioni per cui siamo nati è quella di diffondere la cultura della musica: quest’anno sarà esaltata con l’educazione all’ascolto”. “Un programma del genere è stato possibile solo con sinergie importanti, sia economiche che emotive” ha proseguito Scolastra. “Ci sono persone che lavorano con tanta passione, che credono in noi e che ci hanno permesso di fare questa stagione con due linee guida: la varietà e la qualità delle proposte. C’è infatti anche musica di confine perché la musica bisogna farla tutta e bene. Il programma, dunque, è un po’ un viaggio etnografico. Buona stagione, venite a sentire la grande musica”.
Per Faramelli, “tre sono gli eventi-conferenze legati a un filo rosso che tiene insieme un progetto chiamato ‘identità e coscienza nazionale nella cultura musicale italiana della prima metà dell’Ottocento’. La musica è assente dai percorsi curriculari delle scuole superiori e quel poco che c’era l’ultima riforma l’ha cancellato. Sono quindi richiesti interventi significativi e la missione di Amici della Musica di Foligno è stata da sempre la formazione di un pubblico di giovani e giovanissimi, mai quello delle scuole superiori. A loro ci siamo quindi dedicati, anche su invito della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, ritenendo di collocare occasioni di ascolto partendo da loro. Abbiamo scelto l’età napoleonica e quella risorgimentale e la scuola lavorerà prima sulle discipline curriculari per poi curvare sulla musica e vedere come anche il musicista abbia portato avanti gli stessi temi. I ragazzi sono vogliosi di cultura più di quanto i mass media ci hanno fatto sembrare”. Secondo Ragni “la musica ce l’hanno lasciata in mezzo ad una strada già con il casino di metà ‘800. Non prendetevela con la Gelmini. Dietro la musica c’è sempre la politica, grande o piccola. I contenuti della musica sono rivoluzionari”. “Vediamo la musica contemporanea come non contemporanea” ha dichiarato invece Panfili. “Il problema è il gap. Bisogna confrontarsi con l’alterità, la diversità, aprirci a culture altre, rompere la barriera tra cultura alta e bassa. Se ci si chiude, la musica muore”. La chiusura alla presidente: “abbiamo bisogno di aiuto. Se diventate Amici della Musica ci date questo aiuto. Buona musica per tutta la stagione”.
E questo è il programma:
14 gennaio, ore 17.00, Palazzo Trinci
Beethoven: la rivoluzione della musica. Paganini: un carbonaro virtuoso. Conferenza di Sandro Cappelletto.
15 gennaio, ore 21.00, Auditorium San Domenico
Concerto di inaugurazione. Shlomo Mintz, violino, Petr Jirikovsky, pianoforte. Beethoven e Paganini.
19 febbraio, ore 17.00, Palazzo Trinci
“Filosofia della musica” di Giuseppe Mazzini. Conferenza di Stefano Ragni.
20 febbraio, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“Mazzini in esilio”. Angelo Persichilli, flauto, Massimiliano Destro, violino, Fabio Renato d’Ettorre, chitarra. Rossini, Giuliani, Mazzini, Paganini.
4 marzo, ore 21.00, Auditorium San Domenico
“Gian Burrasca”. Elio, cantattore.
20 marzo, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“Integrale degli Studi di Chopin”. Orazio Maione, pianoforte.
27 marzo, ore 17.00, Palazzo Trinci. 28 marzo, ore 10.00, Palazzo Trinci
“Risorgimento al Cinema”. A cura di Nino Criscenti.
18 aprile, ore 21.00, Auditorium San Domenico
“Concerto di Pasqua: il Messiah di Handel”. Orchestra Camerata del Titano. Melodi Cantores. Augusto Ciavatta, direttore.
8 maggio, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“Integrale dei Trii di Schumann e Brahms – III concerto”. Trio Modigliani.
27 maggio, ore 17.00, Palazzo Trinci
Manzoni e Verdi: due grandi protagonisti della storia italiana in tempi risorgimentali. Conferenza di Quirino Principe.
28 maggio, ore 21.00, Auditorium San Domenico
“Il Requiem di Verdi”. Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico. Giuseppe Verdi di Milano. Erina Gambarini, maestro del coro, Xian Zhang, direttore.
21 giugno, ore 21.00, Auditorium San Domenico
“Integrale delle Sonate di Beethoven – I concerto”. Franco Mezzena, violino, Stefano Giavazzi, pianoforte.
20 luglio, ore 21.30, Corte di Palazzo Trinci
“Peppe Barra in concerto”. La canzone napoletana dal Settecento ad oggi. Peppe Barra e il suo Ensemble.
4 agosto, ore 21.00, Corte di Palazzo Trinci
“The Man I Love”. Songs, arie e duetti d’America. Maria Gabriella Landers, soprano, Brian Dore, baritono.
16 ottobre, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“Una cura contro l’insonnia: le Variazioni Goldberg di J. S. Bach”. Racconto-concerto. Prima esecuzione assoluta. Ramin Bahrami, pianoforte, Sandro Cappelletto, testo e voce narrante.
13 novembre, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“L’anima che vola”. Conferenza-concerto per il 200° della nascita di Franz Liszt. Maria Gloria Ferrari, pianoforte.
11 dicembre, ore 17.00, Auditorium San Domenico
“Allegrini incontra Tetraktis”. Alessio Allegrini, corno, Tetraktis Percussioni. Rota, Cage, Panfili (prima esecuzione assoluta), Piazzolla, G. Sollima, Bernstein/Gershwin.