Lu. Bi.
Come se non bastassero i problemi di sovraffollamento, nel carcere cittadino spunta ora anche l'allarme tubercolosi. Il 'caso' è scoppiato in seguito alla diagnosi medica effettuata dai sanitari dell'ospedale Santa Maria che hanno riscontrato la malattia in un uomo di origine nigeriana proveniente dal carcere di Perugia ed ora si teme per tutti coloro che sono entrati in contatto con il detenuto. I sindacati che tutelano gli agenti di Polizia Penitenziaria sono subito entrati in agitazione denunciando la trascuratezza dei controlli sanitari nelle case circondariali, visto che il cittadino nigeriano era stato arrestato lo scorso 28 maggio e che la malattia è stata scoperta soltanto alcuni giorni fa: “Potenzialmente – si legga in una nota del sindacato – potrebbe aver contagiato tutti coloro che sono entrati in contatto con lui”. Il problema, sempre secondo i sindacati, è di ben più ampia portata e ha le sue radici in un sistema regionale che non funziona: “Quotidianamente vengono ordinate tradizioni nel carcere di Terni in modo scriteriato e pericoloso – si legge sempre nella nota – il sistema regionale sanitario potrebbe occuparsi solo di 800 detenuti, mentre attualmente nelle carceri della regione ci sono 1.700 unità. Siamo stufi di rischiare la nostra vita e porteremo la nostra protesta anche a livello nazionale, chiedendo l'ispezione di tutti gli istituti”.
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ALLARME TUBERCOLOSI NEL CARCERE DI TERNI: DETENUTO TROVATO POSITIVO ALLA MALATTIA
Lun, 18/07/2011 - 13:10