Luca Biribanti
5015 anime o giù di li. Il comune di San Gemini ha superato i 5000 abitanti , numero che delimita la soglia oltre la quale indennità e compensi dei politici subiscono un sostanzioso ritocco. Grazie a un incremento di quasi +1 della popolazione, dal gennaio 2014 il sindaco, il vicesindaco e gli assessori avranno diritto a un cospicuo incremento dei rimborsi. In considerazione di questi dati il capo dell'opposizione, Gianni Medei, aveva chiesto che gli amministratori avessero rinunciato all'aumento, vista la particolare situazione di crisi generale, e più in particolare quella che ha colpito gli stabilimenti della Sangemini. Dopo la richiesta di dibattito sulla sala consiliare è calato il gelo, fin quando l'acuto consigliere della maggioranza, Fabio Corsetti, non ha avuto la brillante intuizione: “Se è una legge è legge punto, non c'è altro da dire”. Certo come dare torto al Corsetti che aggiunge con convinta oratoria: “il presidente non avrebbe neanche dovuto accettare un'interrogazione simile”. Certo era scontato che l'aumento fosse dovuto agli amministratori visto gli straordinari che saranno costretti a fare per l'aumento di ben 15 persone da amministrare.
Ma, dati alla mano, vediamo come cambieranno i rimborsi:
il sindaco da circa 2mila euro al mese passerà a circa 2800; il vicesindaco invece del 20% prenderà il 50% del sindaco; gli assessori passeranno dal 15 al 45% del sindaco.
Come ricordato da Medei, questi aumenti non sono 'imposti' per legge ma costituiscono il tetto massimo entro il quale possono essere aumentati i rimborsi.
Le parole di Corsetti hanno scatenato l'ira della consigliera Sara Masci (ex vicesindaco che si è staccata dalla maggioranza) che ha iniziato a inveire: “è una vergogna, come cavolo ti viene in mente di dire se prendono di più si vede che se lo meritano. In una situazione simile ci mettiamo a discutere di queste cose – poi la Masci piazza il colpo di grazia – tremo dalla rabbia che mi è venuta, è una cosa vergognosa, e ritengo vergognoso che gli amministratori in una situazione del genere non abbiano detto…”
A questo punto il consigliere Vanio Ortenzi si alza dallo scranno e si avvicina con fare minaccioso oscurando con la mano l'obiettivo e dicendo: “Lei ha l'autorizzazione per fare queste riprese?”
Spegniamo la telecamera vista la tensione della situazione e che anche gli assessori hanno iniziato a inveire, in particolar modo l'assessore Proietti che tuona “se io non voglio essere ripreso o fotografato durante il consiglio ne ho facoltà”, ma probabilmente non sa, o fa finta di non sapere, che i comuni più seri trasmettono in diretta streaming i consigli comunali; evidentemente questo comune non ama la trasparenza delle proprie pratiche.
Per la cronaca, la mozione di Medei è stata respinta con 4 voti favorevoli, 2 astenuti e 9 contrari. Inutile precisare che i contrari sono stati quelli del sindaco, del vicesindaco e degli assessori.
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modoficato alle 23:16